Insegna a tuo figlio a giocare in modo autonomo con 6 semplici step
Per le mamme alla scoperta dei propri superpoteri

Come aiutare un bambino timido in 5 mosse

Scritto Da Silvia

Mio figlio è un bambino timido: come lo posso aiutare?

Nella società in cui siamo cresciuti, pensiamo che dobbiamo a tutti i costi aiutare un bambino timido. Crediamo, infatti, che abbia bisogno di noi per essere spronato e incoraggiato a partecipare ai giochi e alle attività che fanno gli altri bambini.

La timidezza nei bambini, infatti, viene vista spesso come un punto debole. Quando in realtà è una risposta più che normale! E se ci riflettiamo un attimo, ci accorgeremo che non è diverso da ciò che capita anche a noi adulti.

In questo articolo esploro uno scenario molto comune in cui il bambino non si vuole staccare dalla mamma e ti mostrerò alcune delle nostre risposte poco empatiche. Tutto questo per rivelarti 5 mosse per reagire in modo rispettoso alla timidezza nei bambini.

Leggi fino alla fine per non perderti nessun passaggio oppure ascolta l’episodio n. 59 del mio podcast!

La timidezza nei bambini: un possibile scenario

Immagina di trovarti in un contesto in cui ci sono adulti e bambini, ad esempio la festa di un amichetto. Si tratta di un posto nuovo che tuo figlio non conosce, con persone che non ha mai visto prima (o che vede raramente).

La sua timidezza e il desiderio di voler stare in braccio, o accanto alla mamma, sono reazioni molto comuni.

La risposta automatica della maggior parte dei genitori è questa: “Ma dai, vai a divertirti, stai sempre attaccato a me. Non vedi gli altri come giocano felici? Dovresti farlo anche tu!”.

Sebbene l’intento del genitore sia quello di incoraggiare il bambino a divertirsi, i messaggi che comunichiamo implicitamente sono tremendi.

Cosa NON può aiutare un bambino timido a socializzare

Ignorare quello che prova il bambino

In un posto nuovo e/o con gente nuova è normale che il bambino appaia timido, spaesato, insicuro. E magari esprime la voglia di restare vicino alle persone che conosce o con cui si sente al sicuro.

Quando lo rifiutiamo o non diamo importanza alle sue emozioni, gli stiamo insegnando a non fidarsi di quello che prova. Gli stiamo suggerendo di soffocare le sue emozioni che, agli occhi dell’adulto, non sono importanti.

Rispondere empaticamente alle emozioni dei bambini è di importanza critica.

Disprezzare ed etichettare il suo comportamento

Lo sdegno nelle parole “stai sempre attaccato a me” potrebbe essere implicito, ma è comunque presente.

È un disprezzo velato dal tono scocciato, o forse scherzoso. Ma è comunque volto a far sentire il bambino in imbarazzo per il suo comportamento.

Le etichette e i giudizi influiscono sulla crescita del bambino. Più diciamo a un bambino che è timido, più quel bambino crederà di corrispondere sempre a quella descrizione.

Paragonarlo agli altri

Ogni bambino è unico. Ogni essere umano è unico. Il paragone uccide la diversità, la creatività e l’estro.

I bambini non vengono fatti con lo stampino! E soprattutto non crescono per soddisfare le nostre aspettative.

Fare continuamente dei paragoni fra i bambini non solo danneggia gravemente l’unicità del bambino, ma mette un’incredibile pressione nel doversi conformare.

Stiamo comunicando che essere diverso è sbagliato. E di conseguenza, che essere se stesso è sbagliato e bisogna essere tutti uguali, per essere amati e accettati.

Come aiutare mio figlio a non essere un bambino timido

5 mosse efficaci per aiutare un bambino timido

1. Prepararlo a quello che probabilmente succederà

La narrazione degli eventi che avverranno comunica al bimbo sicurezza e stabilità.

“Sai, stiamo andando a una festa dove ci saranno molte persone. Penso che ci sarà anche la musica e qualcosa da mangiare”.

Il bambino inizierà a immaginarsi quello che succederà. Ma quando non gli dici nulla, potrebbe essere completamente colto di sorpresa. E anche se gli dici soltanto “andiamo a una festa”, potrebbe non avere in mente i dettagli. Cosa è una festa? Chi c’è? Che attività si svolgono? È pure sempre un bambino che si trova sulla Terra da pochi anni!

Quindi, il primo passo per aiutare un bambino timido è prepararlo agli eventi che si verificheranno.

2. Non proiettare desideri ed emozioni

Anche se il tuo desiderio è che il bambino si diverta, questo atteggiamento potrebbe mettere il bambino sotto pressione. Sembra strano, ma potrebbe causare una vera e propria ansia da prestazione, e il bambino non vorrà staccarsi da te.

La verità è che l’obiettivo della festa non è che il bambino si diverta. Ma è semplicemente essere presente per festeggiare qualcuno o qualcosa. Il bambino non deve vivere necessariamente le emozioni che vivono gli altri. È assolutamente libero di provare ciò che prova.

3. Interessarsi alle sue emozioni

Questo è forse il consiglio che funziona in tutte, ma proprio tutte, le situazioni!

Osservare, ascoltare e interessarsi alle emozioni del bambino è la chiave per tantissime occasioni. Osservare senza pregiudizi e idee preconcette. Ascoltare per capire, e non per rispondere.

Se tuo figlio sembra timido e insicuro, chiedigli: “Che cosa provi? Ti senti a disagio? Posso fare qualcosa per te?”.

4. Proporre delle alternative

Se ci pensi, anche gli adulti quando si trovano a una festa hanno delle alternative.

Possono partecipare a una conversazione come interlocutori o ascoltatori. Possono prendere qualcosa da mangiare o bere. Mischiarsi nelle danze o stare seduti. E anche tuo figlio dovrebbe avere la possibilità di scelta.

Se vedi che per la sua timidezza non va a giocare con gli altri bambini, gli puoi suggerire di restare accanto a te e dirgli che non appena si sentirà a suo agio, potrà andare a giocare. Immagina che gioia per il bambino, sapere che rispetti quello che prova e desidera.

5. Mantenere i limiti con rispetto

Un bambino particolarmente timido o attaccato alla mamma, potrebbe voler stare tutto il tempo in braccio (se sotto i 2 anni). Oppure potrebbe pretendere che tu stia con lui seduto sul divano tutta la sera.

Ma anche se sei la mamma, hai anche tu il diritto di porre dei limiti chiari e costanti, in modo rispettoso.

Per esempio, puoi comunicare che preferisci non tenerlo in braccio. O se vuoi andare a prendere qualcosa da mangiare anziché stare seduta, puoi proporgli di accompagnarti. Insomma, il genitore è il leader sicuro che prende decisioni valutando tutti gli aspetti della situazione.

Cosa fare per aiutare un bambino timido

Se vuoi aiutare un bambino timido…

A volte i bambini timidi hanno solo bisogno di spazio e tempo.

Quando ci mostrano la loro timidezza, non vogliono essere incoraggiati o spronati, né umiliati. Vogliono essere accolti, accettati per come sono.

Se vuoi aiutare un bambino timido a superare questo disagio, devi creare un’atmosfera più calma, senza conflitti o pressioni. Infatti, quando tuo figlio percepisce da te stabilità, accoglienza e accettazione, è più probabile che decida da solo di allontanarsi per affrontare la situazione.

Pss! Tuo figlio vuole solo la mamma? Ecco i miei consigli!

Ciao! Sono Silvia,
palermitana trapiantata in America, imprenditrice, moglie e mamma di 3 bambini. Appassionata di podcast e crescita personale, ho trovato il respectful parenting, una filosofia che ha rivoluzionato la nostra famiglia, dando a me e mio marito la possibilità di vivere la maternità e la paternità in modo sereno e rispettoso.

Ho fondato il progetto Mamma Superhero per condividere con te risorse, strategie e strumenti indispensabili per creare in casa tua un’atmosfera che promuove la crescita fisica, mentale ed emotiva del tuo bambino.
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