Segreti e consigli per la lettura infantile
Avvicinare i bambini alla lettura in tempi moderni
È inevitabile parlare di libri in un periodo in cui le nostre case sono invase dalla tecnologia. Infatti, avvicinare i bambini alla lettura non solo espande il muscolo dell’immaginazione, ma fa bene per gli sviluppi cognitivi e lessicali.
Allora la domanda sorge spontanea: come possiamo avvicinare i nostri figli alla lettura? Ma soprattutto: quali libri dovremmo scegliere? A che età dovremmo cominciare? E quanto tempo bisognerebbe trascorrere in compagnia dei libri?
A tutte queste domande ha risposto Giulia, la nuova ospite per l’episodio n. 132 del mio podcast. Ascoltalo subito o continua a leggere per scoprire tutti i consigli per una sana routine letteraria in famiglia.
Leggi fino in fondo per scoprire dei consigli per la lettura, uno adatto per ogni fascia età!
Giulia: insegnante, mamma e promotrice della lettura

Giulia Giordano è un’insegnante di scuola primaria. Ma prima ancora, come molte di noi, Giulia è anche una moglie e una mamma (per la precisione di due bambini piccoli). E la sua passione oggi è diventata quasi una missione.
In un mondo invaso dagli schermi di TV e tablet, Giulia ha scelto di dedicare la sua vita alla promozione dei libri, per riavvicinare adulti e bambini all’amore verso la lettura.
Da qualche anno ha aperto il blog “Albero alato”, dove consiglia i libri più adatti ai nostri figli e divulga nuove pratiche di lettura facili da applicare.
Perché avvicinare i nostri bambini alla lettura
La mia intervista a Giulia
“Perché è importante dedicare tempo alla lettura? Quali sono i benefici?“
È importantissimo esporre i bambini alla lettura soprattutto nel primo anno di vita. E questo perché, a partire dalla scuola primaria, il bambino avrà già sviluppato diverse funzioni esecutive. Parliamo di: arricchimento del lessico, sviluppo del pensiero riflessivo, ampliamento dell’immaginario (che oggi è parecchio omologato).
Insomma: ci sono enormi benefici nello sviluppo del cervello. Ma non solo! Dobbiamo considerare anche lo sviluppo del legame di attaccamento, che avviene per esempio con la lettura ad alta voce, in un momento molto intimo, dove c’è la vicinanza fisica e il calore della nostra voce.

“Molti pensano che sia inutile leggere a bambini di pochi mesi, perché ancora non capiscono la lingua. Tu cosa pensi?”
Penso che non sia affatto inutile, perché l’apprendimento del suono avviene già durante la gravidanza. Quando il bambino nasce, infatti, riconosce la voce della madre e delle persone che le sono state accanto.
Ci sono ricerche scientifiche che lo confermano: più i bambini sono sottoposti a una lettura precoce, frequente e di qualità, più sviluppano numerosi benefici.
“Cosa intendi per lettura di qualità?”
Intendo qualità letteraria e artistica. Più che focalizzarci su “quanto” si legge, dovremmo focalizzarci su ciò che scegliamo di leggere ai nostri bambini piccoli.
Per promuovere la lettura, è necessario proporre libri belli sotto il punto di vista stilistico (parole) e artistico (illustrazioni).
Purtroppo a causa di un’iper-produzione nell’editoria per ragazzi e bambini, è difficile orientarsi e riconoscere la qualità. In questi casi, è sempre utile chiedere a persone esperte o rivolgersi a librerie specializzate per bambini e ragazzi.

“Non tutti i libri sono piacevoli alla lettura. Quindi la giusta scelta interessa anche i genitori, che dovranno leggere e rileggere le stesse storie. Soprattutto se si tratta di messaggi contrari al modello educativo.”
Tutti quei libri che sono incentrati sull’insegnare qualcosa (lavarsi i denti, comportarsi bene, non piangere, non fare i capricci) sono un retaggio culturale della letteratura per l’infanzia dell’800. E ancora ce la portiamo dietro!
Ecco, quelli non sono libri di qualità perché hanno l’intento di istruire.
Un libro di qualità dovrebbe avere lo scopo di rispondere ai bisogni dei bambini.
Li riconosciamo quando troviamo personaggi autentici: bambini e adulti che ascoltano. E se ci sono adulti che non ascoltano, vengono spesso presentati sotto forma di critica.
Qui è un maestro Roald Dahl, con la storia di Matilde.
“Esistono delle linee guida di quanto e quando leggere in base alle fasce d’età?”
Io sono della filosofia di seguire sempre il bambino. Ci saranno momenti in cui i bambini vorranno leggere di più, proponendo più libri ai genitori. E ci saranno momenti in cui non sarà così.
Ma questo non è un problema: sono dei cicli naturali, e possiamo solo seguirli.

“Per me la lettura è un’ottima attività di passaggio tra due momenti che richiedono energie diverse. Per esempio: quando so che stiamo per cenare, ma i bambini stanno giocando e correndo, so che porterebbero quella carica energica a tavola. E sarebbe la fine!
La lettura sembra l’attività ideale per calmarli.”
Sicuramente la lettura calma gli animi, perché richiede al lettore di fermarsi. E come dice Daniel Pennac: “La lettura richiede un tempo lento”.
Personalmente, nella nostra routine serale leggere non funziona. Perché mio figlio risponde alla lettura svegliandosi e riattivandosi. E ottengo l’effetto contrario! Quindi è sempre un’attività molto soggettiva.
Pss! Vuoi sapere cosa NON fare durante la routine serale? Leggi questo articolo…
“Quando la lettura diventa un’imposizione si rischia il risultato opposto: i bambini odieranno leggere. Come possiamo infondere l’amore per la lettura in bambini disinteressati?”
La lettura non va imposta e non dovremmo mai imporla come ricatto (se non leggi, non ti do l’ipad), ma al contrario leggere richiede libertà.
Se vogliamo promuovere la lettura nei bambini piccoli, dobbiamo sempre tenere conto dei 10 diritti del lettore di Daniel Pennac, tra cui il primo: il diritto di non leggere.
Una tecnica per conquistarli può essere quella di dividersi i dialoghi: io leggo questo personaggio, tu leggi l’altro.
Nel caso di bambini non interessati, inoltre, possiamo provare con la lettura ad alta voce da parte dell’adulto, e continuare a farlo anche se i bambini sono in grado di leggere da soli.

“Cosa pensi di chi legge ai bambini mentre stanno facendo un’altra attività, tipo colorare?”
Personalmente non sono d’accordo. Perché l’attenzione del bambino è rivolta ad altro. Quindi non stiamo veramente promuovendo la lettura, ma stiamo solo facendo da sottofondo.
Per promuovere la lettura c’è bisogno di partecipazione attiva.
Ultimi consigli per avvicinare i bambini alla lettura?
- Avere dei libri in tutti gli angoli della casa
Questo permette al bambino di prenderli autonomamente e leggerli (o venirci a chiedere di leggerli). Possono stare in ogni stanza, l’importante è che siano alla loro portata (e se è il caso, anche sul pavimento). - I libri con suoni e giocattoli non promuovono la lettura
Questa tipologia di libri, anche se può essere molto divertente, non promuove l’attività della lettura. Si tratta più che altro di giocattoli che intrattengono il bambino. Se vogliamo veramente avvicinare i bambini alla lettura, proviamo a prediligere libri solo con testo e immagini. - Portare i nostri figli in librerie e biblioteche
Quest’attività non va sottovalutata! Qualche visita in libreria e nelle biblioteche locali, crea una sana abitudine e stimola interesse sin da piccolissimi. - Permettergli di leggere dappertutto
Perché leggere solo in casa? I libri possono essere degli ottimi compagni in macchina, in giardino, al ristorante o in tutte quelle occasioni dove dobbiamo affrontare un’attesa.
Sali sull’Albero alato con i consigli per la lettura
Ho chiesto a Giulia di consigliarmi dei libri adatti uno per ogni fascia d’età.
Ed eccoli di seguito!
Se l’argomento ti incuriosisce e vuoi avvicinare i tuoi bambini alla lettura, trovi Giulia e altri consigli online!
Seguila su instagram o visita il suo blog “Albero alato” per rimanere sempre aggiornata.
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