Sono sempre stata una persona molto ordinata. L’ordine mi trasmette pace e serenità. Poi sono diventata mamma, ed è successo che l’ordine in casa è diventato un sogno irrealizzabile. Con 3 figli sotto i 6 anni, amici e parenti molto generosi e una casa abbastanza grande, mi ritrovo spesso sommersa dai giocattoli. Se capita anche a te sei nel posto giusto, perché oggi parliamo di rotazione dei giocattoli con Sara Ghirelli, educatrice montessoriana e parent coach. Leggi l’articolo per imparare come fare la rotazione dei giocattoli con successo, oppure ascolta l’episodio del podcast mettendo play qui sotto.
Step 1: Evitare i cestoni
I cestoni pieni di giocattoli sono comodi, ma, diciamoci la verità, non fanno altro che creare caos. Soprattutto nella fascia 1-3 anni, il bambino è portato quasi istintivamente a tirare fuori tutti i giocattoli presenti nel cesto, senza poi riuscire a giocare con nulla, perché si sente confuso dalla vasta scelta. Oppure vuole giocare con un giocattolo particolare, ma non riesce neanche a trovarlo e finisce col riversare l’intero contenuto della cesta per terra. Che fare allora?

Step 2: Designare un posto per ogni cosa
Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto. Questa regola montessoriana è alla base della rotazione dei giocattoli e ci aiuta a organizzare lo spazio, tenere ordine in casa e insegnare al bambino una lezione importantissima: prendersi cura di quello che possiede e di quello che gli viene affidato. Avere un posto designato per ogni cosa consente al bambino di riflettere su quello che vuole veramente utilizzare e riconoscere dove riporre i giocattoli quando deve riordinare.
Valutiamo gli spazi che abbiamo in casa, e decidiamo di tenere alcuni giochi a disposizione del bambino in soggiorno, altri nello studio e altri ancora nella sua cameretta, mettendo tutto il resto in cantina, in soffitta o in un armadio. Ricorda che troppi giochi hanno l’effetto opposto, creano caos, confusione e scoraggiano il bambino dall’intraprendere il gioco autonomo.
Ad esempio, in soggiorno l’ambiente è ludico e possiamo tenere pista e macchinine, costruzioni e giochi in scatola. Nello studio l’ambiente è più riflessivo, e propongo attività di studio e osservazione, come lente di ingrandimento, libri, puzzle.
Step 3: Partire dall’interesse e dall’osservazione del bambino
Come dice Marie Kondo: tieni soltanto quello che ti porta gioia! In base a questo principio, come scegliere i giocattoli da tenere a disposizione del bambino? Osservando i suoi interessi, cercando di capire quello che gli dà gioia in quel momento. Dopo aver designato spazi e aree di gioco, possiamo raggruppare tutti i giocattoli che suscitano l’interesse del bambino, e conservare quelli che non guarda da un po’.

Step 4: La rotazione dei giocattoli
Il gioco è per il bambino e deve essere diretto dal bambino. Se ci accorgiamo, osservandolo attivamente e senza interferire, che dopo una settimana su 5 giochi il bambino ne guarda solo 2, vuol dire che gli altri 3 non rispondono a un bisogno di quel momento, ed è arrivato il momento di sostituirli con quelli che abbiamo messo in cantina, in soffitta o in un armadio. Non dobbiamo frustrarci, può essere che dopo qualche tempo quei giochi torneranno interessanti.
Consigli extra
Non è la quantità dei giochi che conta, ma la qualità. Per questo la rotazione dei giocattoli funziona: perché si tengono disponibili soltanto quelli che suscitano l’interesse del bambino. Quando quell’interesse inizia a scemare, possiamo cambiare i giocattoli. A volte cambiare il posto agli oggetti cambia anche l’interesse. Ci sta cambiare, ma ci sta anche togliere.
Quindi, prestiamo attenzione ai bisogni di gioco del bambino, non avendo paura di togliere o cambiare.
Per approfondire, ascolta l’episodio del podcast n. 51 su iTunes, Spotify o sul tuo player preferito.