“Aiuto! Sono un bravo genitore?”
Quante volte ci siamo fatti questa domanda: “sono un bravo genitore”? E come fai a capire se sei una buona madre/un buon padre?
Arrivati alla fine dell’anno, ci guardiamo indietro per capire se ci sono stati dei progressi nella nostra vita e (nello specifico) nelle nostre famiglie.
Se sei un genitore “in via di sviluppo” (come tutti noi), anche tu avrai tirato le somme per capire cos’è successo in casa tua negli ultimi 12 mesi.
Senza l’oppressione dei paragoni e delle critiche, ecco che oggi ci possiamo chiedere: ci sono stati dei miglioramenti? Rispetto all’anno precedente, mi sto avvicinando ai miei obiettivi? E cosa mi aspetto dall’anno nuovo?
L’episodio n. 178 del mio podcast è dedicato a tutti quei genitori che desiderano continuare a crescere per migliorare se stessi e la relazione con i propri figli.
Premi subito play o continua a leggere le numerose domande che ti aiutano a capire se sei un buon genitore (e attento ai falsi miti).
Sai che tipo di genitore vuoi essere?
Quando diventiamo genitori, siamo noi gli adulti della situazione e siamo noi al comando della nave! Siamo le guide per i nostri figli.
In tutto questo, però, chi stabilisce se stiamo facendo bene? Chi mi dice se sono una brava madre o un buon padre?
La risposta sta nello specchio! Ma è sempre difficile dare un giudizio obiettivo a se stessi.
Per questo motivo, infatti, la prima cosa da fare (ancora prima di giudicarti) è capire che tipo di genitore vorresti essere.
No, non è una perdita di tempo. E sì: rispondere a questa domanda può veramente portare chiarezza a livello personale.
Se mi domando che tipo di madre voglio essere, e tengo davanti a me quell’immagine ogni giorno, ho più probabilità di diventare chi desidero.
Ecco un breve esempio di ciò che io vorrei essere per i miei figli:
- Un porto sicuro;
- Una guida che usa rispetto, empatia e affetto.
Con queste semplici parole, posso dare una direzione alle mie giornate ed essere alla guida del mio stesso comportamento (prima ancora che di quello dei miei figli).
Ma poi come faccio a capire se sto veramente ottenendo dei risultati?

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini.
Ho scoperto come alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci!
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Cos’è il successo per un bravo genitore?
Una delle prime cose da tenere a mente quando desideriamo scoprire se abbiamo successo in una certa area, è capire che il “successo” ha decine di definizioni.
È importante che ognuno di noi comprenda qual è il significato che dà alla parola “successo”.
Se per te “successo” significa non sbagliare mai, purtroppo fallirai.
Non c’è nulla di cui vergognarsi. Lascia ogni critica e giudizio.
Mia cara, gli errori fanno parte della tua natura umana, e non possiamo vivere sperando di non commetterne mai nessuno! Sarebbe uno stress troppo pressante a cui sottoporsi.
Se parliamo di successo nell’ambito genitoriale, non possiamo neanche pensare che questo significhi avere figli obbedienti e con ottimi voti a scuola.
Non posso dire di essere un bravo genitore, basandomi su questi parametri!
Il vero successo, infatti, riguarda altro…

Come capire quando sono un bravo genitore
Se avere successo in quanto genitore non significa raggiungere la perfezione (mia o di mio figlio), allora è tempo di farci altre domande. Tipo questa:
Che tipo di adulto desidero che mio figlio diventi?
Nella lista di caratteristiche che vorresti sviluppasse, probabilmente troverai qualcosa del genere:
- Sicurezza in se stesso;
- Buona educazione;
- Rispetto;
- Libertà da paura, vergogna e giudizio;
- Capacità di esprimere e gestire le emozioni;
- Empatia e compassione.
Ora, fatti quest’ultima domanda: cosa sto facendo per creare le condizioni ideali affinché questo accada? Come sto aiutando i miei figli a sviluppare tutte queste qualità?
Ecco la tua risposta alla nostra domanda iniziale!
È così che potremo capire se quest’anno siamo stati dei buoni genitori per i nostri figli.

Sono un bravo genitore quando…
Dopo avere chiarito che tipo di genitore voglio essere, e che tipo di adulto vorrei che mio figlio diventasse, non è poi così difficile collegare i puntini.
E la soluzione finale ci mostra questo disegno:
Il mio compito in quanto madre/padre è creare un’atmosfera che agevola la crescita e lo sviluppo.
Ecco per te un ultimo breve elenco da potere spuntare prima della fine dell’anno vecchio, o da usare come propositi per il nuovo:
- Lascio che mio figlio esprima emozioni grandi e scomode, e io non ho paura di accoglierlo e legittimare come si sente. Troverà in me un porto sicuro;
- Chiedo a mio figlio la sua opinione e lo ascolto con curiosità e attenzione (il che non vuol dire che può fare quello che vuole, ma che è libero di esprimersi senza temere punizioni e giudizi);
- Non impongo le mie preferenze ma lascio che sia la sua personalità a brillare, imparando io stessa a conoscerla;
- Accetto che i suoi tempi non sono i miei, non posso decidere quando svilupperà una certa abilità;
- Non soccombo alla pressione del paragone con altri bambini o genitori e abbraccio la nostra unicità;
- Do priorità a me e mio figlio, lasciando andare i giudizi o le aspettative.
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