Come aiutare un bambino che si fa male
Non tutti pensano che per aiutare un bambino che si fa male non basti intervenire a livello fisico. Ma va considerato anche l’aspetto emotivo!
Ti ritieni una persona empatica verso tuo figlio? Riesci ad incoraggiarlo anche quando è in preda a una crisi?
La nostra risposta è importante! Ma la maggior parte dei genitori sono cresciuti con frasi come: non ti sei fatto niente, ora ti passa, non piangere. Ed ecco che queste sono diventate anche le nostre risposte automatiche!
Nell’episodio n. 221 del mio podcast ti parlo dei danni di queste frasi nell’esperienza di crescita del bambino. Ma ti fornirò anche alcune ottime alternative per rispondere con empatia quando tuo figlio si fa male.
Premi play o continua a leggere questo articolo riassuntivo!
Un bambino che si fa male: è la tua occasione!
È inevitabile: i bambini si fanno male. Scivolano e si sbucciano le ginocchia. Oppure vanno a sbattere perché camminano senza guardare dove stanno andando.
È sempre stato così e continuerà ad esserlo, perché i nostri figli sono degli esploratori!
Si trovano in questo mondo da meno tempo di noi, e la vita per loro è una costante sorpresa.
Ma per quanto ogni genitore vorrebbe evitare le crisi di pianto giornaliere, è invetabile che queste accadano. Soprattutto quando il bambino prova un dolore fisico.
Quindi, anziché reagire in maniera istintiva, hai bisogno di cogliere la tua occasione!
Puoi decidere se in quei momenti vuoi rafforzare il vostro legame o distruggerlo. Scopri come…

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini.
Ho scoperto come alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci!
Seguimi anche su instagram @mammasuperhero
La soglia del dolore nei bambini
Se mi conosci, sai che adoro i cambi di prospettiva nelle sfide quotidiane.
E quando uno dei miei figli cade e si fa male, so che quella è un’occasione per rafforzare il nostro legame. E non per distruggerlo!
Per arrivare a questo punto, abbiamo bisogno di fare un passo indietro e chiederci:
È meglio un bambino che piange per ogni graffietto oppure un bambino che quando si fa male non piange mai?
La risposta è che nessuno dei due è migliore dell’altro!

Tutti abbiamo una soglia del dolore diversa. E nessuno è migliore in base ad essa!
Non possiamo ritenerci delle persone migliori, se abbiamo un’alta tolleranza del dolore. Né possiamo considerare qualcun altro inferiore, perché ha una tolleranza più bassa.
Lo stesso vale con i nostri bambini: alcuni saranno meno resistenti di altri, ma questo non li rende inferiori! Ma c’è chi sminuisce il pianto di dolore…
La tua reazione quando tuo figlio si fa male
Davanti a situazioni come quelle che abbiamo descritto, quando un bambino che si fa male inizia a piangere, i genitori reagiscono in maniera diversa.
Di seguito trovi 3 esempi molto diffusi di possibili reazioni nei genitori.
- Sminuire e ridicolizzare
In questo caso, le frasi comuni sono: non ti sei fatto niente, ma dai ora ti passa, i bambini coraggiosi non piangono! - Correre in soccorso del bambino
Ci sono genitori che si preoccupano oltre misura, entrando nel panico e mettendo paura anche al bambino. - Essere indifferente
Chi presta poca attenzione al bambino, continuerà a fare ciò che stava facendo senza considerare l’accaduto (e ciò che il bambino sta provando).

A loro volta, queste 3 reazioni mandano messaggi silenziosi al bambino, che (credici o no) sarà perfettamente in grado di comprendere.
- “Quello che provi tu è sbagliato e dovresti non provarlo”
Allontana il bambino dalla sua intuizione. - “Sto entrando nel panico e non sono in grado di gestire la tua situazione”
Induce il bambino a credere che nessuno saprà aiutarlo. - “Non ti sei guadagnato il mio aiuto”
Il bambino crede di non meritarsi di essere aiutato.
Un bambino che si fa male ha bisogno di te
Qualunque sia la reazione in cui ti sei rivisto, c’è qualcosa che non possiamo proprio negare: tuo figlio ha bisogno di te!
E indipendentemente dal fatto che la ferita sia veramente grave o si tratti di una sciocchezza, ciò di cui tuo figlio ha più bisogno in quei momenti è la tua presenza.
Infatti, è possibile che alcuni bimbi non piangano per il dolore. Piuttosto la loro reazione riguarda lo spavento improvviso.
Allora, sei pronto a scoprire come reagire quando tuo figlio si fa male o reagisce emotivamente a un apparente dolore?
Pss! Leggi qui le 5 caratteristiche del genitore leader sicuro…
5 caratteristiche del genitore leader sicuro
La risposta empatica del genitore leader
Il compito di ogni genitore davanti alle sfide che i figli affrontano, è quello di accompagnarli e farli sentire al sicuro.
Lì dove tutto questo non ci viene naturale, ma le nostre risposte automatiche remano contro, possiamo farci trovare preparati.
Ecco perché ho preparato per te un elenco da seguire durante gli imprevisti.
- Non ti precipitare in maniera ansiosa dal bambino
- Dai la tua totale attenzione senza distrarti
- Cerca di mantenere la calma (per quanto possibile)
- Descrivi i fatti senza includere giudizi o etichette. Per esempio: “sei caduto e ti sei sbucciato il ginocchio, vedo che sta sanguinando un po’”
- Sii empatico e onesto nella tua comunicazione “Non sei solo, ci sono qui io”