Conosci l’approccio educativo di Magda Gerber?
Un nuovo approccio, per una nuova generazione di mamme
Tra i tanti metodi esistenti, l’approccio educativo di Magda Gerber ha segnato il mio stile genitoriale. Mi ha resa, senza ombra di dubbio, una mamma meno stressata e più sicura delle mie capacità nel crescere ed educare i miei figli.
Si tratta della filosofia RIE, o respectful parenting, che da Los Angeles ha attirato l’attenzione di molti e si è fatta strada nelle case di migliaia di persone. Qui, ti mostrerò i 7 principi fondamentali del respectful parenting. E alla fine di questo articolo, avrai tutte le informazioni necessarie per decidere se questo approccio fa al caso tuo.

Chi è Magda Gerber?
Dall’Ungheria agli Stati Uniti
Magda Gerber, educatrice della prima infanzia, è la fondatrice di un’organizzazione non a scopo di lucro dedicata ai bambini e a chi si prende cura di loro. Nata in Ungheria nel 1910, Magda conosce e inizia a collaborare con Emmi Pikler, pediatra e direttrice di un orfanotrofio statale di Budapest.
Quando si trasferisce negli Stati Uniti, Magda continua a lavorare con i bambini, finché nel 1978 fonda RIE (Resources for Infant Educarers, pronunciato RAI). L’obiettivo dei corsi tenuti presso la sua organizzazione è quello di aiutare i genitori a trattare i bambini con rispetto, sfatando i tanti luoghi comuni che riguardano neonati e bambini in età prescolare.
Oggi, tra gli esponenti più autorevoli di questo metodo, ti segnalo Janet Lansbury e Kristin Mariella.
Cambio di prospettiva: la base del respectful parenting

Il metodo pedagogico di Magda Gerber si fonda sui 7 principi base elencati di seguito. Ma si può riassumere anche solo in tre semplici concetti:
Rispetto, fiducia, e legame tra adulto e bambino
Il rispetto e la fiducia che l’adulto mostra nei confronti del bambino, non fanno altro che favorire la formazione di un legame forte e duraturo. Il punto di partenza è un cambio di prospettiva fondamentale: il neonato non è una massa informe o una bambola di pezza, ma un essere umano già dotato di emozioni, preferenze, interessi e desideri. L’adulto deve solo osservare e facilitare lo sviluppo di tutto il potenziale che è già presente nel bambino.

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini
Ho scoperto come
alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci
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I 7 principi del metodo di Magda Gerber
Hai 20 minuti liberi? Allora ascolta l’episodio n. 4 del mio Podcast per conoscere tutti i principi e i benefici del metodo di Magda Gerber.
Oppure continua a leggere con calma, per scoprire quali sono i 7 punti fondamentali che ti aiuteranno a cambiare radicalmente il tuo approccio educativo.
Sei pronta?
1. Fiducia nel bambino
Dato che il neonato è già un essere completo, possiamo fidarci di lui, certi delle sue competenze e della sua autenticità. Magda Gerber riteneva che il bambino impara quello che ha bisogno di imparare in un determinato momento. Piuttosto che guidare il suo apprendimento, il genitore deve osservare e capire i suoi interessi.
2. Un ambiente sicuro e stimolante
Creare questo tipo di ambiente è di beneficio sia al bambino, sia all’adulto. Il bambino, infatti, sarà libero di muoversi e pronto a sviluppare le sue capacità motorie. Il genitore, invece, potrà stare tranquillo, sapendo che il figlio non corre alcun rischio. Un ambiente stimolante, dotato di giochi e oggetti consoni all’età del bambino, promuove lo sviluppo cognitivo.
3. Gioco ininterrotto
I bambini sono capaci di giocare in autonomia e non devono essere intrattenuti 24 ore al giorno. Non è necessario che mostriamo loro come si gioca, né è consigliabile correggere o interferire. Dobbiamo fidarci che tramite il gioco il bambino apprende quello che è pronto ad acquisire, adoperando creatività e curiosità.
4. Libertà di esplorare
Una volta che ha a disposizione un ambiente sicuro, il bambino deve essere lasciato libero di esplorare e portare avanti i suoi tentativi spontanei di movimento, rispettando i limiti fissati dall’adulto per il bene del bambino e delle altre persone o cose.
5. Partecipante attivo
In qualsiasi attività legata alla cura del neonato, ad es. cambio del pannolino, bagnetto, ecc., il bambino è un partecipante attivo e non un “sacco di patate”, (passatemi il termine) che l’adulto sposta da un posto all’altro. Sin dal primo giorno di vita, l’adulto può rivolgersi al neonato e descrivere la sequenza di eventi che lo interessano.
6. Osservazione attenta
Tramite l’osservazione non intrusiva il genitore trova risposta a tante domande. Nessuno conosce esattamente quali sono le esigenze immediate di un neonato. Solo con l’osservazione è possibile imparare a rispondere e anche prevenire i bisogni del bambino.
7. Limiti chiari e costanti
I limiti sono una parte integrante della disciplina, e dire “no” ai bambini è una forma di amore. Il genitore stabilisce limiti necessari per la sicurezza del bambino, degli altri e dell’ambiente circostante. Questi limiti vengono poi fatti rispettare con costanza e in maniera prevedibile.

Perché adottare l’approccio educativo di Magda Gerber?
L’adozione di un metodo educativo alternativo porta benefici su vari livelli.
In primo luogo, il primo beneficiario sarà proprio il bambino. Tuo figlio potrà crescere in un ambiente sano, dove si sente amato e rispettato.
Quello che potrà succedere è che verranno alla luce tutte quelle ferite che l’adulto ha subito da piccolo, a causa di un metodo disciplinare tradizionale. Ma con un po’ di lavoro interiore, potranno essere sanate.
È così che si spezza un ciclo generazionale e si dà vita a una generazione nuova, di individui autentici capaci di riconoscere e gestire le proprie emozioni.
L’approccio educativo di Magda Gerber, per quanto semplice, è stato rivoluzionario per la mia relazione con Zoe, Luca ed Emma. Mi ha liberata dal senso di colpa di dover essere sempre presente per rispondere a qualsiasi bisogno dei bambini. E mi ha insegnato a osservarli e ascoltarli attivamente, senza proiettare le mie idee, emozioni o intenzioni su di loro.
Per approfondire l’argomento, ascolta l’episodio n. 4 su iTunes, Spotify o sul tuo player preferito.