Il dilemma che spesso affligge il genitore è: mio figlio sarà una brava persona da grande? La risposta a questa domanda è molto complessa e, sebbene non possiamo conoscere il futuro, possiamo fare del nostro meglio e insegnare il rispetto ai bambini. Il rispetto è alla base del respectful parenting. In questo articolo ho snocciolato l’argomento e ti propongo 5 sfaccettature alle quali forse non hai pensato: il rispetto fisico, il rispetto emotivo, il rispetto delle facoltà mentali, il rispetto delle capacità motorie e il rispetto del gioco.
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Prima di tutto, dai l’esempio.
Me lo avrai sentito ripetere mille volte. I bambini imparano solo con l’esempio. Se mio figlio mi manca di rispetto, è probabile che da un lato stia cercando di affermare la sua indipendenza, ma dall’altro è anche possibile che non si senta rispettato. Per insegnare il rispetto del prossimo, devo assicurarmi che io in prima persona sto rispettando mio figlio. Se il tuo obiettivo è veramente insegnare il rispetto ai bambini che ti circondano, siano essi figli, studenti, nipoti, devi chiederti se li stai rispettando nelle 5 aree sotto elencate.

- Il rispetto fisico. Il corpo del bambino va rispettato quanto il corpo dell’adulto. Afferrare, strapazzare, solleticare un bambino senza il suo consenso non è rispetto. Il bambino potrebbe sorridere e sembrare consenziente, ma nel profondo potrebbe nutrire paura, tensione, o essere colto di sorpresa dalla nostra vicinanza improvvisa. È sempre bene chiedere “Ti posso fare il solletico?”, “Va bene se giochiamo in questo modo?”, o semplicemente “Ti devo cambiare il pannolino, adesso ti prendo in braccio”. Questo tipo di comunicazione insegna al bambino a rispettare il suo corpo e quello del prossimo.
- Il rispetto emotivo. Questa forma di rispetto accetta tutte le emozioni. Il bambino è libero e ha il diritto di esprimere rabbia, delusione, tristezza. E non va rimproverato per le emozioni che provi. Anzi, l’adulto deve aiutarlo a dare un nome alle emozioni e a elaborarle in modo sano!
- Il rispetto delle facoltà mentali. Il neonato è già un essere completo, pronto a sviluppare tutte le sue potenzialità. Rispettare il bambino in questo ambito significa parlare con un tono di voce intelligente, invogliarlo a sviluppare i suoi interessi e le sue preferenze ed evitare di micromanage, ossia gestire tutto nei minimi dettagli.
- Il rispetto delle capacità motorie. Le capacità motorie del bambino si sviluppano autonomamente. E si sviluppano meglio se il bambino ha ampio spazio per conoscere il suo corpo e muoversi. Emmi Pikler suggeriva di adagiare il neonato su una coperta a terra per dargli massima libertà di movimento.
- Il rispetto del gioco. Il gioco sta al bambino come il lavoro sta all’adulto. Gli serve a sviluppare capacità di ogni tipo: manuali, intellettive, sociali, relazionali, emotive, ecc. Come si rispetta il gioco di un bambino? Riducendo al minimo l’istinto di correggere, criticare o interferire.
Insegnare il rispetto ai bambini è semplice se lo facciamo dando il nostro esempio concentrandoci in queste 5 aree. Un bambino cresciuto da adulti consapevoli di queste sfaccettature, sarà un adulto che pone grande enfasi sul rispetto del prossimo.
Per approfondire l’argomento, ascolta l’episodio n. 41 del podcast su iTunes, Spotify o sul tuo player preferito.