Fare homeschooling, o istruzione parentale, a bambini di 4-5 anni è più facile di quanto immaginassi!
Non ho mai voluto essere una mamma-maestra! Quando mi sono trasferita negli USA e ho appreso che l’istruzione parentale, in inglese homeschooling, è una pratica molto diffusa, ho giurato che non l’avrei mai fatto! Eppure, eccomi qui, con una figlia di 5 anni e mezzo e un figlio di 4 anni che fanno scuola a casa. Ci voleva una pandemia per convincermi. Che tu sia pro o contro l’istruzione parentale, questo articolo non è inteso a convincere o giudicare chi vuole mandare i figli a scuola. Viva le scuole! Non mira neanche a spiegare come fare istruzione parentale in Italia. Quello che voglio fare è darti alcune informazioni di base e poi una panoramica di quello che sta funzionando per la nostra famiglia.
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Alcuni falsi miti sull’homeschooling
Quando gli italiani sentono parlare di homeschooling, tendono a storcere il naso e giudicare, senza avere in realtà le informazioni per farlo. L’ho fatto anche io quando ero fuori da questo mondo. I miei dubbi sull’homeschooling riguardavano la necessità dei bambini di socializzare, l’efficacia dell’educazione parentale e le dinamiche mamma-maestra e figli. Dato che queste sono le domande che mi vengono poste più di frequente, voglio mettere le risposte a disposizione di tutti.
I bambini crescono asociali
Si pensa che i bambini che fanno scuola a casa non abbiano contatto e interazione con altri bambini, e per questo cresceranno asociali. Falso! Quasi tutte le famiglie che fanno homeschooling (almeno negli USA) fanno parte di cooperative (co-op), ossia associazioni di famiglie di homeschoolers, ben organizzate e strutturate con delle vere e proprie classi, divise per età, dove i bambini sono a contatto con altri bambini, e le lezioni sono condotte da insegnanti diversi dai propri genitori. Inoltre, quasi tutti i bambini che fanno scuola a casa sono iscritti ad attività extrascolastiche, come lezioni di arte, musica e sport, e fanno regolari escursioni e gite.

I bambini ricevono un’istruzione inferiore
Il più grande vantaggio dell’homeschooling è che si segue il bambino. Se il bambino impara velocemente, si procede velocemente. Se il bambino ha bisogno di soffermarsi su alcuni concetti o tematiche, si procede più lentamente. Non esiste il rischio di annoiarsi o di restare indietro, perché ci si concentra soltanto sui tempi e sulle modalità di apprendimento del bambino. Per questo il bambino impara quello che gli interessa e che è pronto a imparare, senza stress e paura di sbagliare. Ad esempio, mio marito che ha fatto anni e anni di istruzione parentale, si è diplomato a 16 anni perché seguiva il suo programma e non doveva necessariamente andare di pari passo con l’anno scolastico. E ti assicuro che non è ignorante!
I bambini non ubbidiscono alla mamma come alla maestra
Il motivo per cui un bambino ubbidisce alla maestra e non alla mamma è semplice: sa bene che a scuola ci sono regole, routine, aspettative ben precise. Conosce i limiti e sa che deve rispettarli. In casa, spesso, limiti e regole non sono chiari e costanti e per questo il bambino, trovandosi confuso e senza guida, è più disubbidiente di quando è a scuola. Per risolvere questo problema è fondamentale saper essere un genitore-leader e applicare limiti chiari e costanti.
Come strutturare l’istruzione parentale nella pratica
Come accennato in precedenza, è di fondamentale importanza strutturare bene tempi, spazi e lezioni, in modo da comunicare al bambino prevedibilità e stabilità. Per fare questo si deve: stabilire uno spazio dedicato all’homeschooling, fissare una routine e decidere come impostare il curriculum.
Stabilire uno spazio dedicato
Se le dimensioni della casa lo permettono, è utile avere uno spazio dedicato alla scuola a casa. Per noi, è il mio studio. Per altre famiglia è una stanza adibita solo a questo. Per altri potrebbe essere il tavolo della cucina. Usare sempre lo stesso spazio crea nel bambino sicurezza e prevedibilità, proprio come a scuola ci si dirige sempre verso la stessa classe e le pareti sono decorate sempre allo stesso modo.

A proposito della decorazione della parete, io ho cercato di ricreare un wall organizer che avevo visto su Pinterest e l’ho personalizzato con materiali molto più economici: una lavagna bianca, una lavagna adesiva, una bacheca in sughero, un calendario cartaceo, un orologio e un calendario perpetuo con velcro. Sono contenta del risultato ottenuto!
Fissare una routine
L’importanza della routine in casa è nota, anche fuori dagli orari scolastici. Inserendo la scuola a casa, ho scelto di avere una routine stabile, ma flessibile: facciamo sempre le stesse cose, nello stesso ordine, ma non necessariamente a un’orario fisso. Iniziamo la giornata con il calendario e i bambini fanno a turno a cambiare i giorni della settimana, i numeri del mese, il meteo, ecc. Poi passiamo al diario della gratitudine. Questa è una pratica in cui credo molto e ho trovato dei diari appositi per bambini che utilizziamo da molti mesi. Successivamente, iniziamo la lezione vera e propria seguendo il curriculum che abbiamo acquistato.
Creare un curriculum
Negli USA si possono comprare curriculum per homeschooling, in base all’età del bambino. Credo di aver capito che in Italia non esistono (se hai altre informazioni, scrivimi) e le famiglie che scelgono di fare homeschooling in Italia devono crearsi un curriculum personale.
Di seguito, ti mostro come funziona il nostro programma per la fascia 4-5 anni. Dovrebbe essere semplice da ricreare, magari integrando con qualche gioco educativo e cercando online schede stampabili.
Ogni settimana ha un tema e in base a quel tema si studia una certa lettera dell’alfabeto. Ecco l’esempio della settimana della S.
Lunedì: Introduzione del tema della settimana e della lettera corrispondente, attività tattile (formare lettere con il pongo, scrivere nella farina, ecc.)
Martedì: Esercizi di scrittura, schede da completare, attività creativa (disegno, pittura, ecc)
Mercoledì: Esercizi di matematica (regoli, orsetti, pioli), schede da completare, schede da ritagliare e incollare
Giovedì: Riconoscimento lettere e suoni, attività tattile, concetto di luce e ombra
Venerdì: Creare forme geometriche o astratte con i regoli, disegnare oggetti che iniziano per la lettera studiata, introduzione alla musica classica
Inoltre, ogni giorno studiamo il calendario (come descritto in precedenza), leggiamo libri pertinenti al tema che stiamo trattando e approfondiamo i concetti che incuriosiscono i bambini. Si possono poi integrare attività all’aperto, visite a parchi e musei, canzoncine ed educazione fisica.

Le mie conclusioni sull’homeschooling
Come vedi, fare homeschooling si può. Prima di addentrarmi in questo mondo pensavo fosse impossibile ed ero prevenuta. Adesso, non dico che non preferirei mandare i bambini a scuola, ma mi sono resa conto che i bambini possono imparare ovunque, soprattutto se si trovano in un ambiente ben strutturato, sereno e stimolante.
Nell’articolo qui sotto, ti presento i materiali che stiamo usando ripetutamente sia per la scuola, sia per il gioco autonomo, e che facilitano l’apprendimento per la fascia 3-5 anni.