Mamma, immagina di essere come uno smartphone!
So che può sembrarti strano, ma oggi voglio sfidarti con questa immagine: e se la mamma fosse come uno smartphone?
Facciamo un passo indietro…
Ormai trattiamo i nostri smartphone in maniera maniacale: li conserviamo in custodie protettive, stiamo attenti ad tenerli sempre aggiornati e li ricarichiamo quando stanno per esaurire l’energia.
Ma cosa succederebbe se applicassimo gli stessi princìpi di cura dello smartphone alla nostra persona?
Premi play e scoprilo nell’episodio n. 215 del mio podcast, oppure continua a leggere questo articolo riassuntivo!
E se la mamma fosse come uno smartphone?
Uno degli oggetti che portiamo sempre con noi, ovunque andiamo, e che facilita molte delle nostre azioni è sicuramente lo smartphone.
Sia se lo usiamo per le sue funzioni fondamentali (telefonare e inviare messaggi), o se lo consultiamo per scegliere dove cenare, il nostro smartphone vive con noi le nostre giornate.
Essendo diventato così essenziale, quindi, è normale che le nostre attenzioni siano rivolte verso la sua cura.
Ma ultimamente sembra che ci prendiamo cura dello smartphone meglio di come ci prendiamo cura di noi stesse.
Non ci credi? Continua a leggere!

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini.
Ho scoperto come alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci!
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Ti sfido a riflettere su questi esempi…
- Quando il tuo cellulare sta per scaricarsi, cosa fai?
Fai di tutto per ricaricarlo prima che si spenga definitivamente. - E quando il sistema si blocca perché ha dei bug?
Scarichi l’aggiornamento più veloce. - E se la memoria è piena e non puoi più scattare foto o ricevere file?
Fai pulizia e riprendi spazio in memoria.
Se compi almeno una di queste azioni sopraelencate, è chiaro che sei una persona che si prende cura del proprio smartphone.
Ma puoi dire di fare le stesse cose anche verso te stessa?
La mamma è come uno smartphone: va ricaricata!

Non mi stancherò mai di dirlo: la mamma ha bisogno di nuova energia, ogni volta che si esaurisce. E cioè: ogni giorno!
Proprio come il cellulare, infatti, noi mamme svolgiamo milioni di compiti. La nostra testa è come una memoria affollata di app, file archiviati, avvisi di chiamate, sveglie assordanti e tanto altro.
E proprio come uno smartphone, minuto dopo minuto, app dopo app, anche noi ci andiamo riempiendo. Il sistema si intasa e abbiamo bisogno di un aggiornamento. Ma non solo!
Durante il giorno è inevitabile che le nostre batterie si esauriscano.
Se poi ci aggiungiamo che la notte non dormiamo bene, partiamo svantaggiate!
Allora, in tutto questo trambusto, se nella tua vita svolgi anche il ruolo di madre, come farai a dare buone energie e attenzioni positive agli altri (figli, marito, ecc.)?
La tua salute dipende dalla tua capacità di ricaricarti
È un dato di fatto: siamo la generazione più ansiosa di sempre. E viviamo in un periodo che non ci aiuta a gestire lo stress.
Le pressioni economiche, la salute, gli eventi di attualità e tutti gli avvenimenti della vita personale.
Sembra che il mondo esteriore voglia soltanto prosciugarci e appesantirci. Ma l’unica che può davvero prendersi cura della tua salute mentale, sei tu!
Le scuse per non farlo sono tante: non c’è tempo, servono soldi, troppi impegni. Eppure ricaricarsi è più semplice di quello che pensiamo.
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Infatti, non serve andare in una spa per sentirsi ricaricato! Il processo di ricarica avviene grazie a tanti piccoli step di attenzione quotidiana, che possiamo applicare facilmente.
Per venirti in aiuto, fatti una semplice domanda: con cosa riempi la tua brocca?
Immagina te come una brocca, e i tuoi figli come dei bicchieri. Ciò che versi dentro di loro, è ciò di cui ti sei riempita tu.
Se tutto il giorno ti riempi di risentimento, paura, rabbia, frustrazione, giudizi e paragoni, la tua acqua interiore sarà torbida, sporca e poco salutare.
Quando questo è quello che hai dentro, ogni volta che provi a riempire il bicchiere emotivo di tuo figlio, ciò che verserai non potrà che essere sporco.
C’è un modo per purificare quell’acqua senza svuotare totalmente il vaso, ed è facendolo traboccare di esperienze positive!
Proprio come in questo video. Dai un’occhiata tu stessa:
Ti vuoi ricaricare? Trabocca di esperienze positive!
Proprio come nel video che hai appena visto, la nuova acqua che versi nella brocca permette a quella sporca di venire fuori.
L’acqua pulita sono tutte le esperienze positive: autocompassione, dialogo interiore positivo, sistema di supporto, aiuti concreti, amicizie sane, svaghi, perdono, creatività, fede, sicurezza.
Allora è fondamentale ritagliarsi del tempo per il self-care. Perché solo quando ti prendi cura di te stessa, potrai prenderti una buona cura anche degli altri.
Quando la tua brocca è piena, pulita, fresca, sicuramente sarà molto più facile riempire quella degli altri.
