La sculacciata è paragonabile alla violenza?
Molti genitori difendono e giustificano la sculacciata, dicendo che non è vera violenza.
Piuttosto, dicono, che sia un metodo educativo efficace, ben distinto dagli atti di violenza sui minori.
Eppure non daresti mai uno schiaffo o una sculacciata a un adulto per insegnargli qualcosa.
Nell’episodio n. 204 del mio podcast, tratto questo argomento molto delicato senza porre nessun giudizio sui genitori.
Per ascoltarlo, clicca sul player in basso o continua a leggere questo articolo.
La sculacciata è una violenza camuffata
Solamente pronunciare la parola “violenza” mette i brividi. E la prima cosa che ci viene in mente sono azioni gravi come il pestaggio, lo stupro, l’aggressione a mano armata, ecc.
Ma in realtà in Italia il metodo educativo tradizionale è ben intrecciato con violenza, minacce e urla.
E questa treccia è difficile da sciogliere!
Già in passato ti ho parlato delle conseguenze delle urla e di come influenzano la relazione genitore-figlio (clicca qui).
Lo stesso vale con il mondo delle minacce e della paura.
Entrambe sono atmosfere in cui il bambino non è in grado di imparare o assimilare nuove informazioni. Quindi totalmente inutili per insegnargli una lezione di vita.
Per quanto riguarda la violenza fisica, però, facciamo ancora difficoltà a liberarci di questa abitudine. Anche solo col pensiero!
Lo schiaffo in faccia o la pacca sul sedere per insegnare ad obbedire alla voce del genitore, infatti, sembrano cose da niente.
Ma dietro questo gesto c’è molto di più…

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini.
Ho scoperto come alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci!
Seguimi anche su instagram @mammasuperhero
Piccola premessa prima di continuare…
Non sono qui per giudicare se sei un bravo o cattivo genitore. Ognuno fa del suo meglio!
Allo stesso tempo, se nel 2023 abbiamo il privilegio di poter accedere a ogni tipo di informazione, queste che ti sto per fornire sono essenziali.
Credo, infatti, che sia nostro dovere fare delle dovute ricerche su come possiamo crescere i nostri figli.
Solo successivamente potremo decidere se vogliamo smettere di commettere gli errori del passato, e interrompere così quel pericoloso ciclo di amore violento.

• Se sei un genitore che picchia regolarmente (o occasionalmente)…
Probabilmente finora non hai ottenuto le informazioni necessarie per constatare come queste azioni non portino benefici. Né a te, né a tuo figlio.
Per scoprire come funziona il cervello del bambino, inizia da questi articoli. Troverai anche delle alternative utili al posto della violenza (clicca sull’argomento che preferisci):
- Come punire un bambino: quello che non sai
- Crisi di rabbia nei bambini
- Cattivo comportamento dei bambini: ecco alcune cause
- Educare con successo: 5 cose da non fare
• Se sei un genitore che ogni tanto perde la pazienza e molla un ceffone (ma sai che non serve)…
Pur conoscendo la teoria, quando prevale l’impulso non è facile restare calmi.
Il mio consiglio? Continua a lavorare su te stesso e sul tuo autocontrollo (seguendo anche alcuni metodi di cui parlo spesso sui social).
Quando poi ti accorgi di esserti comportato in maniera scorretta, puoi sempre andare a chiedere scusa a tuo figlio.

10 spunti di riflessione
Sia se lo consideriamo un atto di violenza su un bambino, o pensiamo che sia del tutto leggittimo, ho preparato un elenco di 10 punti su cui riflettere insieme.
Si tratta di alcune convinzioni che sentiamo spesso o che ripetiamo a noi stessi.
Questa è l’occasione per approfondire l’argomento e chiederci cosa crediamo veramente.
1. “Da piccolo le ho prese e sono cresciuto lo stesso bene”
Nessuno si è fatto da sé, ma siamo tutti il risultato del modo in cui siamo cresciuti. E dato che non esistono persone perfette, non esistono nemmeno genitori perfetti. E non c’è di che vergognarsi!
Pensa a una persona insicura, aggressiva, insensibile o egoista…
Tutti questi atteggiamenti e modi di relazionarsi non sono altro che delle conseguenze di un certo tipo di educazione ed esperienza familiare.
2. “La sculacciata non è una violenza fisica”
Allora dove sta il limite? Qual è la differenza tra una sculacciata e un atto di violenza “vero e proprio”?
Forse nell’intensità? O nella frequenza? Oppure nella durata?
Pensiamo che la motivazione e l’emozione possano bastare per giustificare ogni gesto fisico?
3. “La sculacciata con amore esiste”
La verità è no: non esiste la “sculacciata con amore” o la “sculacciata educativa”.
Una “semplice sculacciata” o altre forme di falsa educazione (minaccia, umiliazione, inganno) non sono mai motivate da amore, rispetto o compassione.
Sono solo il risultato di un picco di rabbia e frustrazione dell’adulto.
4. “Lo faccio per il suo bene”
Non importa cosa diciamo ai nostri figli mentre li stiamo sculacciando (o cosa diciamo a noi stessi).
Nessuna giustificazione a parole può coprire il gesto fisico che il bambino sta subendo.
5. Cosa dimostrano una sculacciata o un ceffone
Una sculacciata dimostra l’incapacità dell’adulto di usare autocontrollo.
“Siccome non so cosa fare, ti picchio per scaricare la tensione.“
Se pensiamo di insegnare una lezione al bambino usando le mani, questa è solo una scusa per coprire la nostra incapacità.

6. I meccanismi di apprendimento di un bambino
La sculacciata è un chiaro segnale di ignoranza verso i meccanismi di apprendimento dei bambini.
Forse ancora non sappiamo che i bambini imparano solo in un contesto emotivo positivo.
È impossibile, quindi, pensare che in un contesto di paura e terrore (per esempio con la sculacciata) il bambino stia imparando qualcosa.
7. Un’abitudine che si ripete e si moltiplica
Questo tipo di reazioni da parte del genitore raramente si limita a uno schiaffo sul sedere.
Se facilmente usiamo la sculacciata per educare, probabilmente siamo familiari anche con strattonamenti, umiliazioni, minacce e disprezzo.
Il gesto fisico, d’altronde, è solo un campanello d’allarme esterno e palese.
8. Consideriamo il cervello di un bambino
Molte volte non guardiamo ai bambini come ad esseri umani in via di sviluppo. E pensiamo che il loro cervello sia già formato.
Eppure una sculacciata, o un gesto di umiliazione, riesce a toccare aree del cervello connesse al dolore.
Questo genera ferite che si accumulano nel corso della sua vita.
9. “Mio figlio si merita di essere picchiato”
Anche se pensi che tuo figlio si “meriti” di essere picchiato, il messaggio che mandi è un altro:
“Quando qualcuno sbaglia o non fa ciò che vorresti, è giusto fargliela pagare.”
Non ti sorprendere, allora, quando vedrai tuo figlio alzare le mani a un amichetto. Lui reagisce solo in base a ciò che ha assimilato.
10. I bambini ricordano?
Molti studi dimostrano che il nostro cervello, per proteggerci dai traumi, ci fa dimenticare il dolore che proviamo (fisico o emotivo), ma lo conserva comunque nel corpo.
Se vuoi approfondire, leggi cosa dice il famoso psichiatra Bessel Van der Kolk nel suo libro:
La sculacciata è una buona idea se…
In conclusione, picchiare un bambino è una buona idea se:
- non conosci i danni invisibili delle tue azioni
- non capisci come funziona il cervello del bambino
- non sai usare autocontrollo
- non hai strategie alternative efficaci
- non hai voglia di mettere in discussione il tuo modo di pensare
La soluzione? Leggi e tieniti informato! Solo così imparerai a educare in maniera più efficace i tuoi bambini.