Le abitudini che ci permettevano, prima della quarantena, di affrontare le difficoltà della vita sono per lo più venute a mancare. Da due mesi siamo stati privati di uscite con gli amici, palestra, visite a casa dei nonni, shopping, passeggiate al mare o in montagna. Per ristabilire l’equilibrio psico-fisico in condizioni estreme, come quelle che stiamo vivendo attualmente a causa della pandemia, dobbiamo riflettere con cura e metterci a lavoro. A tal proposito, ho avuto l’opportunità di fare due chiacchiere con Jossan Vizzini, psicologo e psicodiagnosta, e gli argomenti trattati sono stimolanti e ricchi di spunti pratici.
L’isolamento e tutte le restrizioni che stiamo vivendo a causa del COVID-19 mettono a dura prova il nostro equilibrio e le nostre relazioni, perché cambiano radicalmente le abitudini che erano per noi un porto sicuro. La cosa più importante è riadattarsi alla condizione che stiamo vivendo e creare nuove priorità, facendo attenzione ai nostri bisogni emotivi.
Capita che i nostri equilibri siano precari e al tempo stesso efficienti, e in alcuni momenti della vita va anche bene. Ma tutto quello che nascondiamo, prima o poi viene fuori. In questo momento, dobbiamo affrontare noi stessi e il nostro vissuto con grande tranquillità. Non dobbiamo ignorare noi stessi, il nostro stato emotivo, né essere superficiali con noi stessi.
Durante la quarantena, ci mancano sicuramente la nostra routine e le relazioni con gli altri. Tuttavia, la prima relazione importante è la relazione con noi stessi. Come stiamo? Cosa proviamo? Quali sono i pensieri e le conversazioni che abbiamo con noi stessi nella nostra mente? Non dobbiamo ignorare se siamo in ansia, se abbiamo paura, se siamo stanchi e stressati.
In questo periodo il genitore è sovraccaricato in modo eccessivo e probabilmente il suo equilibrio psico-fisico ne risente. Oltre allo stress e alle preoccupazioni dovute alla salute e al lavoro, il genitore si trova a ricoprire il ruolo di nonno, insegnante, babysitter, ecc. Per questo è necessario che faccia attenzione a se stesso e si conceda qualcosa di più. In tal modo potrà essere tranquillo durante la giornata e assolvere al ruolo che attualmente ha per sé e per l’altro. Individuare lo stato emotivo è il primo step per superare gli ostacoli.
La strategia migliore, consigliata da tutti gli psicologi, è quella di scrivere. Tenere un diario e scrivere senza filtri è la cosa più semplice. Scrivere anche breve frasi durante la giornata fa sì che ci rendiamo conto dell’emozione predominante in quella fase di vita.
Inoltre, la buona gestione del tempo ci permette di fare delle scelte che sono adatte alle nostre esigenze di queste settimane. Anche 10-15 minuti al giorno in cui ordiniamo le nostre emozioni e i nostri pensieri può essere estremamente utile al nostro corpo e alla nostra mente.
Per approfondire l’argomento, ascolta l’intervista completa nell’ep. 36 del podcast su iTunes, Spotify o sul tuo player preferito.
