Aiuto! Mi chiedono se Babbo Natale esiste!

Credere o no all’esistenza di Babbo Natale?
Cosa rispondi quando tuo figlio ti chiede se Babbo Natale esiste? Qual è il modo migliore per affrontare l’argomento? È importante farsi trovare preparati, e avere le idee chiare su quello che vogliamo trasmettere ai nostri figli. A maggior ragione se vogliamo che vada di pari passo con il tipo di educazione che abbiamo scelto di intraprendere.
Sembra una cosa strana, eppure l’argomento sul Babbo è importante tanto quanto altri dilemmi sull’infanzia. E bisogna saperlo gestire nel modo giusto, a seconda di ciò che vogliamo insegnare. Come facciamo a dire ai bambini che Babbo Natale non esiste?
Indossa le tue cuffie e ascolta subito l’episodio n. 120 del mio podcast. Oppure continua a leggere, per scoprire come (ogni santo anno) rispondo alla domanda dei miei figli: “Mamma, Babbo Natale esiste davvero?”
Mentire o essere onesti?
Calma! Esiste una terza opzione!
Può capitare che non riusciamo a prendere una decisione, e ci sentiamo come in un limbo esistenziale. Mento a mio figlio, per confermare ogni suo desiderio? Oppure mi comporto in maniera onesta e diretta, rovinando la magia del Natale? Niente sembra fare al caso nostro, e in entrambi gli scenari ci sentiamo male con noi stessi.
Ma se ti arrovelli da anni per capire quale sia l’opzione migliore tra queste due, adesso potrai rilassarti! Non hai bisogno di affrontare il problema in maniera tradizionale, perché sei una super mamma! E in quanto super mamma, hai una terza opzione a tua disposizione. Ma prima, facciamoci un esame di coscienza…

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini
Ho scoperto come
alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci
Seguimi anche su instagram
Quanto ci conviene dire che Babbo Natale esiste?

Il doppio gioco della tradizione
Molti della nostra generazione sono stati educati in maniera tradizionale. E in una famiglia tradizionale, Babbo Natale portava il carbone ai bambini cattivi, e i regali ai bambini buoni. Semplice e diretto. E sicuramente quest’arma è stata usata contro di noi almeno una volta nella vita. Ma anche se l’abbiamo odiata in passato, oggi, in quanto genitori, sembra tornarci molto utile.
Allora, in tutta onestà: alzi la mano chi non ha mai minacciato un bambino qualsiasi, usando il Babbo più famoso del mondo! Le frasi tipiche possono essere: “Se non ti comporti bene, Babbo Natale non ti porterà regali quest’anno”. Oppure: “Babbo Natale mi ha detto che sei nella lista dei bambini cattivi”.
Se mi segui da tempo, però, conosci il motivo per cui credo che minacce e manipolazioni non siano assolutamente il metodo educativo corretto per crescere i nostri figli. Allora perché dovremmo fare un’eccezione quando si tratta di Babbo Natale? A maggior ragione, se credi che lui non esista (e penso che sarai di questa opinione), perché lo usi a tuo favore?
Come dire ai bambini che Babbo Natale non esiste?

Ecco la soluzione…
Ci sono due cose fondamentali che ho fatto e continuo a fare quando si avvicinano le festività natalizie. Queste due soluzioni mi hanno aiutato a gestire il dilemma su Babbo Natale in modo sano, e il risultato è che i miei figli non vengono né illusi, né traumatizzati nel percorso verso la consapevolezza.
D’altronde il mio scopo è proprio questo: crescere bambini consapevoli, presentandomi come genitore consapevole. Ecco, quindi, quello che faccio e che non faccio durante il periodo natalizio.
1. Non tormento i miei figli
Una cosa che non ho mai fatto, è stata tormentare i miei figli con l’argomento in questione. Cosa intendo dire? Se vuoi evitare di distruggere improvvisamente i loro sogni, confermando ogni sospetto in un colpo solo, allora evita di parlargli costantemente di Babbo Natale!
Sì, ci capita di guardare dei film insieme, o di leggere delle storie sul Natale. Ma anche quando leggo loro di sirene, unicorni e cani parlanti, non sto poi tutto il giorno a parlare di sirene, unicorni e cani parlanti! E allora perché dovrei tormentarli per un mese intero, parlandogli di un uomo che guida una slitta volante e scende dal camino? Alimenterei solo un fuoco che non saprei più come spegnere.
Questa soluzione è fondamentale, se anno dopo anno stai cercando un modo per allentare la presa. Se lasci questo spazio, i bambini sapranno fare una differenza tra finzione e realtà, in modo autonomo.
2. Apro una conversazione
Quando mia figlia viene a chiedermi in modo diretto se io credo nell’esistenza di Babbo Natale, iniziamo una conversazione onesta. Io le riporto la sua stessa domanda, e lei ragiona sulle cose in cui crede, tra cui sirene e unicorni (ebbene sì). E quando insiste perché desidera conoscere il mio punto di vista, allora le rispondo che io (al Babbo) non l’ho mai visto, e che di conseguenza non penso che esista.
Credi che questo sia un metodo diverso, rispetto a quello che gli adulti usano per rivelare la propria realtà ai bambini? Io penso proprio di si! Perché mi permette di mantenere un dialogo aperto con i miei figli, senza imporre ciò che credo e senza sconvolgere il loro piccolo mondo.
Anche se per mio figlio Babbo Natale esiste…

Qualunque sia la risposta di mio figlio alla fatidica domanda, la cosa importante è che in me potrà sempre trovare una guida onesta e gentile. Non lo prenderò mai in giro per ciò in cui crede, e non lo porterò mai a doversi sentire vergognato o traumatizzato davanti alla verità.
Questi semplici obiettivi mi aiutano a mantenere a fuoco il mio modello educativo, aiutandomi a trovare un’alternativa dolce, davanti a qualsiasi amaro dilemma. Come piccole difficoltà a scuola, o riuscire a dire ai bambini che Babbo Natale non esiste.
I nostri figli saranno bambini solo per un breve tempo. E il nostro compito è solo permettergli di esserlo.