I motivi per cui mio figlio non vuole andare a scuola
Se un bambino piccolo non vuole andare a scuola, ci possono essere diversi motivi. L’ansia per i compiti in classe, la paura di restare solo, o gli immancabili risvegli mattutini.
Sappiamo tutti come ci si sente davanti a queste sensazioni. Ma siamo capaci di aiutare i nostri figli a superarle? Con il nostro atteggiamento, stiamo alimentando le loro paure? O le stiamo placando?
In questo articolo ti parlerò dei comportamenti che peggiorano o alleviano le paure del ritorno a scuola.
Ascolta l’episodio n. 113 del mio podcast su tutte le piattaforme streaming o continua la lettura per scaricare il mio regalo per un “back to school” più sereno!
Le paure del primo giorno

Nuovo luogo + nuove persone = nuove paure
Per i bambini piccoli, il mondo della scuola può intimorire. Durante i primi anni di vita, infatti, la casa è l’unico luogo sicuro in cui trascorrono la maggior parte del loro tempo.
Lì sviluppano un forte senso di sicurezza, e imparano a superare delle piccole paure. Come per esempio, quella di andare a dormire la sera, o la paura del bagnetto.
È inevitabile, quindi, che la scuola rappresenti per loro un nemico. Appare come un posto totalmente nuovo, pieno di persone sconosciute, grandi e piccoli.
Ma soprattutto, è quel luogo in cui le persone più importanti della vita del bambino non sono presenti.
Per la prima volta, mamma, papà, fratelli e nonni non saranno lì con lui!
Non è insolito o strano, quindi, se tuo figlio non vuole andare a scuola. Per lui è un grande passo, ed è importante che noi genitori riusciamo a comprendere la grandezza di ciò che sta attraversando.
Per caso hai deciso di intraprendere un’istruzione parentale o “Homeschooling”? Allora devi leggere assolutamente questo mio articolo!
Cosa fai quando non vuole andare a scuola?
Ci sono certe frasi che noi genitori diciamo, che possono peggiorare ancora di più la situazione. Per questo vanno inserite nella lista delle frasi da NON dire assolutamente.
Cosa NON fare
Se mi segui da tempo, sai già che la prima cosa da non fare mai in una relazione con i bambini è sminuire ciò che sentono.
“Ma perché fai così? Non c’è nulla di cui aver paura! Stai esagerando!”
Queste sono tutte frasi che, anziché comunicare comprensione, comunicano un giudizio e fanno sentire il bambino inadatto.

La seconda cosa che sconsiglio di fare è convincerlo a tutti i costi che la situazione non è come la immagina.
“Ti divertirai! Sarà bellissimo! Ti farai tanti amici nuovi!”
Anche se potrebbero sembrare frasi rassicuranti, ancora una volta stiamo sorvolando sulle emozioni di un bambino che non vuole andare a scuola per paura o per altri motivi ancora (forse) sconosciuti.
Infine, penso che non sia mai saggio fare dei paragoni con i comportamenti di altri bambini.
“Non vedi che sei l’unico che piange? Gli altri bambini non sono attaccati alla gamba della mamma!”
Come ti sentiresti se nel tuo momento di crisi qualcuno ti mettesse a paragone con un’altra persona più coraggiosa, creativa o abile di te? È qualcosa che ci farebbe stare peggio.

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini
Ho scoperto come
alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci
Seguimi anche su instagram
Cosa fare se non vuole andare a scuola
Ogni volta che tu e tuo figlio vi trovate in conflitto, ricorda che esistono 3 step fondamentali a cui puoi sempre fare affidamento.
Questi consigli possono essere applicati in diverse situazioni. Quindi, ritornaci ogni volta che ne hai bisogno, e vedrai nuovi risultati!
1. Ascolta e accetta
Ascoltare e accettare le emozioni di tuo figlio è una delle reazioni migliori che puoi avere in quanto madre. E non significa cedere alla sua volontà e fargli fare ciò che vuole!
Ricorda: le emozioni sono sempre accettabili. Ma i comportamenti no.
Se la sera prima, tuo figlio prova paura o si sente ansioso al pensiero di andare a scuola, prova innanzitutto ad accogliere e ad ascoltare queste emozioni. Perché quando ascoltiamo e accettiamo, diventiamo un porto sicuro per i nostri bambini.
2. Dialoga
Dialogare con il bambino in questi momenti è fondamentale.
Quando ti è possibile, preparalo in anticipo e spiegagli quello che succederà con frasi semplici.
Anche se il bambino è piccolissimo (per esempio 2 anni), possiamo comunque comunicare in modo normale. Se pensi che tuo figlio sia troppo piccolo, allora prova con il gioco simbolico. Usa delle bambole o dei pupazzi che vanno a scuola per aiutarlo a visualizzare.
3. Assumi il ruolo di leader sicuro
Se il genitore pensa “Aiuto, mio figlio piange! Poverino, come farà senza di me? Saranno in grado di gestirlo?”, il bambino percepisce incertezza da parte sua. E andrà ancora di più sulla difensiva.
Ma quando sei convinta che la scuola scelta sia un ambiente sicuro, che le maestre siano accoglienti e affettuose, e che il bambino non verrà trascurato o maltrattato, potrai affrontare il conflitto con molta più sicurezza.
Essere un leader sicuro vuol dire guidare con fiducia. E ogni volta che il genitore agisce così, trasmette al bambino sicurezza, coraggio e fiducia. E potrà veramente credere che quello non è un posto pericoloso e starà bene.

EXTRA TIP…
Rendi il tragitto verso la scuola più piacevole!
Un consiglio per creare una bella atmosfera in macchina è mettere un po’ di musica. Trova una playlist che possa piacere a tutti: canzoni dei cartoni, canzoni da ballare, o altro.
Se non si distraggono, potresti persino accendere lo stereo di prima mattina, per aiutarli a saltare giù dal letto in maniera positiva!
Ancora non vuole andare a scuola? Scarica il mio regalo!
Immagina di riuscire a gestire ogni conflitto con calma. Dall’argomento della scuola, al riordino della stanza.
Ti sembra impossibile? Allora scarica gratuitamente il mio regalo, e scopri subito i 12 superpoteri delle mamme.
Resterai a bocca aperta!