Quando tuo figlio picchia e morde
Quando vediamo che nostro figlio picchia e morde compagnetti e amici (e magari anche i genitori), è normale preoccuparsi.
L’istinto del genitore è quello di punire il suo comportamento, o provare a spiegare le ragioni per cui non è corretto.
Ma facendo così, davvero otteniamo dei risultati? Come possiamo insegnare la lezione in maniera efficace e ottenere quindi un cambiamento?
Nell’episodio n. 147 del podcast espongo tutte le mie considerazioni riguardo a questo argomento, e rispondo alle domande più frequenti.
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Perché mio figlio picchia e morde?
Se mi segui da tanto tempo, probabilmente conoscerai già alcuni segreti del respectful parenting. E sicuramente mi avrai sentito parlare della figura del genitore leader sicuro almeno una volta.
Ma ecco 2 punti fondamentali e specifici, che puoi tenere a mente se stai affrontando il problema di pugni, calci e morsi con tuo figlio.
1. Il bambino è immaturo e ha bisogno di tempo per capire com’è il mondo
2. Il comportamento dei bambini è sempre comunicazione
1. L’immaturità

Se ci pensi bene, tuo figlio è nel mondo da molto meno tempo di te. Sia che abbia 2 o 10 anni, stiamo comunque parlando di un bambino ancora immaturo.
Questo vuol dire che non sa come ci si comporta in questo mondo. O (se invece lo sa) ancora fa molta fatica a inserirsi e rispettare il protocollo.
E come dargli torto? Ci sono adulti che hanno le stesse difficoltà, e sono nel mondo da decine di anni!
2. La comunicazione
Anche il secondo punto è molto interessante, perché riguarda quello che chiamo “meccanismo di difesa”.
Può capitare che un bambino piccolo, che sta ancora imparando a interpretare ed esprimere le sue emozioni, reagisca con violenza quando affronta delle forti sensazioni.
Sia che si tratti di paura, rabbia, stanchezza o altro, tutti i bambini (anziché comunicare apertamente) utilizzano in maniera automatica quel meccanismo di difesa: un comportamento scorretto.
Ed ecco che scattano i pianti, le urla e gesti di violenza (come buttarsi a terra, lanciare oggetti, picchiare, ecc.).
Un bambino che si sente bene, si comporterà bene. Un bambino che si sente agitato, minacciato, o impaurito, si comporterà in maniera aggressiva.
Agli occhi esterni, dunque, potrà sembrare violento e maleducato. Ma il genitore leader sicuro sa che quello è un messaggio e che va interpretato.

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini
Ho scoperto come
alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci
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La risposta del genitore
Davanti a comportamenti aggressivi, il genitore tradizionale risponde con atteggiamenti altrettanto aggressivi. Urla, minacce, strattonate e punizioni.
Tutto questo, però, non funziona! E l’unica cosa che generiamo nel bambino è la paura, senza mai ottenere un cambiamento radicale.
Quello che un genitore dovrebbe fare è innanzitutto comprendere il contesto in cui sono avvenute quelle azioni violente.
Comprendere il contesto
Comprendere il contesto è in perfetta sintonia con una caratteristica del genitore leader sicuro: e cioè quella dell’osservatore.
Quando tuo figlio picchia e morde qualcuno, anche se non sei presente, prova a comprendere il contesto in cui si è generata quella reazione.
Perché se è vero che ogni comportamento dei bambini è comunicazione, allora uno dei compiti principali del genitore è sicuramente quello di osservare quei comportamenti e tradurli in un messaggio.
Forse quello che voleva comunicare era: “sono agitato, arrabbiato, impaurito, eccitato, stanco”.
Con questa nuova consapevolezza, sarà più semplice comprendere perché un genitore non dovrebbe rispondere con ulteriori atti di violenza e aggressività.

Cosa NON fare se tuo figlio picchia e morde
Penso che almeno una volta nella vita tu abbia sentito dire che l’esempio è il migliore insegnamento che possiamo dare a qualcuno.
Eppure, quando si tratta di educazione in famiglia, sembra che questa affermazione non venga considerata.
Così se mio figlio urla, io gli urlo di non urlare.
E se mio figlio picchia qualcuno, io gli do uno schiaffo per farlo smettere.
Ma che senso ha? Sfogare la nostra insoddisazione o il nostro nervosismo in questo modo, non porterà nessun frutto nella vita dei nostri bambini.
Anzi, gli staremo insegnando che la violenza è il modo in cui si risolvono i conflitti nel mondo.
Ecco quindi una lista di cose da non fare, se tuo figlio è in quella fase in cui picchia e morde e tu vuoi farlo smettere.

COSA NON FARE
Picchiare
Urlare
Minacciare
Ingannare
Essere ripetitivi
Ultimi consigli…
A questo punto, se ti stai chiedendo qual è l’alternativa, sei nel posto giusto!
Ecco come intervenire davanti al comportamento violento di tuo figlio, se non vuoi rispondere con ulteriore violenza.
- Non attribuire significati catastrofici all’avvenuto (mio figlio diventerà un bullo), perché i bambini piccoli litigano e si perdonano con estrema facilità.
- Mostra empatia, mettendoti nei suoi panni.
- Chiediti quale potrebbe essere il motivo alla radice (il cambio della scuola, un nuovo fratellino, ecc.).
- Intervieni facendo da ESEMPIO.
Tuo figlio picchia e morde anche te? Scarica la mia guida!
Uno degli errori più diffusi tra i genitori è quello di farsi trovare impreparati davanti alle situazioni critiche.
Ma la verità è che tutti abbiamo bisogno di un aiuto, per trasformare quei momenti difficili in un’occasione di crescita e cambiamento!
Ti stai chiedendo come fare? Scarica qui il mio Vademecum sulla crisi di pianto e non farti trovare impreparata davanti alle prossime crisi di tuo figlio!