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Per le mamme alla scoperta dei propri superpoteri

Perché smettere di urlare ai bambini

Scritto Da Silvia

Alternative pratiche per smettere di urlare ai bambini

Ti viene automatico urlare ai bambini quando si comportano male? Ti dirò la verità. A me sì.

Mi sembra che urlare sia la risposta più facile ed efficace, quasi automatica. Mentre reagire con calma e rispetto richiede un sacco di energie, tempo e impegno.

Però, il respectful parenting mi sta dando gli strumenti per spezzare questa abitudine. Per lavorare prima di tutto su me stessa, e di conseguenza sulla relazione con i miei figli. Fino al punto di potere essere io a scegliere l’atmosfera che voglio creare in casa mia.

In questo articolo ti spiego quale percorso sto facendo per capovolgere completamente il modo in cui gestisco scenate, capricci e cattivi comportamenti. Continua a leggere o ascolta il podcast mettendo play qui sotto.


Confessione: vorrei controllare meglio le mie reazioni

Nell’ultimo periodo ho fatto dei passi indietro e mi sono ritrovata a perdere la calma con i bambini più frequentemente.

Dati i tanti cambiamenti di questi mesi, tra cui il lockdown e l’inizio dell’homeschooling (o educazione parentale), i bambini hanno mostrato i loro disagi e capricci in modo insistente e fastidioso.

Io stessa avevo bisogno di aiuto e incoraggiamento. Così mi sono rivolta alle mie mamme superhero, le donne che seguo da anni e senza le quali il mio approccio alla maternità sarebbe solo peggiorato: Ralphie di Simply on Purpose, Kristin di Respectful Mom e la mitica Janet Lansbury.

Avevo bisogno di sentire la loro voce ed essere riportata sulla buona strada.

Controlla le tue reazioni e smetti di urlare ai bambini

Urlare ai bambini è dannoso e inefficace

Innanzitutto avevo perso di vista il fatto che le urla sono dannose e inefficaci. Gli studi sono ormai tanti, ma una breve ricerca su Google potrà convincerti di questa affermazione: smettere di urlare ai bambini è la cosa giusta da fare.

Urlare ci dà l’apparenza di avere tutto sotto controllo, di essere la più forte e di portare il bambino all’ubbidienza. Ma è solo un’illusione. Il bambino ubbidisce per paura, non perché capisce veramente che il suo comportamento è sbagliato.

Al contrario, non è un’illusione il fatto che i bambini che crescono con genitori che urlano, hanno un’intelligenza sociale ed emotiva inferiore e hanno difficoltà continuata ad autoregolarsi.

Ed ecco il motivo…

Un bambino che sta bene, si comporta bene. Un bambino che non sta bene, non si può comportare bene.
Il comportamento, quindi, è pura comunicazione.

Con il comportamento, il bambino ci sta comunicando che qualcosa non va, anche se lo esprime in modo aggressivo.

Forse è stanchezza, forse è l’arrivo destabilizzante di un fratellino, forse lo stress dei genitori.

Il bambino che ci fa perdere la pazienza e alzare la voce, ha dei sintomi che lo tormentano e non sa come esprimerli.

Quando nel momento della scenata o della crisi di pianto metto a fuoco questa realtà, riesco a razionalizzare l’irrazionale e a mantenere la calma.

Letteralmente devo fare un elenco mentale di quello che ho studiato e imparato negli ultimi anni.

  • Il cervello del bambino è immaturo;
  • tutto il suo comportamento è comunicazione;
  • mio figlio sta cercando di dirmi qualcosa che non è in grado di esprimere a parole.

A proposito, questo schemino l’ho trasformato in PDF e te lo regalo!

Fare questo mi permette (a volte) di evitare di esplodere come un vulcano, e approcciare invece la situazione come una persona adulta, responsabile e soprattutto che ama e rispetta suo figlio.

Le alternative per non urlare ai bambini

I bambini imparano solo con l’esempio

Indipendente da quello che causa la nostra reazione, le urla sono controproducenti perché insegnano al bambino a urlare. E i bambini imparano qualsiasi cosa con l’esempio.

Urlare e poi esigere che loro non facciano lo stesso è una pazzia!

Sapere di dover essere per loro un modello può essere un pensiero stressante. Ma allo stesso tempo è uno dei modi più facili per insegnare il rispetto e l’educazione.

Se noi per primi agiamo in maniera irrazionale, ci comportiamo da bulli, non esercitiamo autocontrollo e non sappiamo regolare le nostre emozioni, come possiamo aspettarci che lo faccia un bambino?

Al contrario, mostrando calma e autocontrollo anche in situazioni spiacevoli, diamo la possibilità al bambino di crescere con un modello sano. Tuo figlio sarà consapevole del fatto che, in caso di disaccordo con qualcuno, ha a sua disposizione strumenti diversi, perché lo ha visto fare a mamma e papà.

Alternative per non urlare ai bambini

Quando una situazione ti stressa a tal punto che stai per esplodere, fermati e fai un bel respiro (a volte io dico anche una preghiera) e considera una delle seguenti alternative:

  1. Non è una questione personale. Il bambino non ti fa pressione perché ti odia e vuole farti passare l’inferno. Lascia che il bambino si comporti da bambino, e tu comportati da adulto (facile a dirsi, lo so!). La sua corteccia prefrontale è immatura, la tua no.
  2. Ascolta e osserva. Come un attento scienziato o un calmo psicologo, cerca di scoprire le motivazioni nascoste di quella scenata, restando distaccato dall’esito dell’esperimento.
  3. Cambia prospettiva. Il bambino in quel momento ha BISOGNO di esprimere quel vulcano di emozioni. Non è un capriccio, non è un desiderio, ma un bisogno. Lascia che l’onda emotiva faccia il suo corso: è esattamente quello che deve succedere.
  4. Trasforma il tuo modo di parlare. Quello che diciamo ai bambini in preda a una crisi di pianto può alimentare la rabbia e la frustrazione di tutti, oppure disinnescare quella bomba a orologeria. Dobbiamo fare molta attenzione e guidare il bambino in maniera non invadente a superare quel momento.

Allora ti sfido ad iniziare questo viaggio, per smettere di urlare ai bambini e utilizzare anche tu delle alternative positive.

Per approfondire l’argomento, ascolta l’episodio n. 56 su iTunes, Spotify o sul tuo player preferito.

I genitori che continuano a urlare ai bambini, causano dei danni permanenti
Ciao! Sono Silvia,
palermitana trapiantata in America, imprenditrice, moglie e mamma di 3 bambini. Appassionata di podcast e crescita personale, ho trovato il respectful parenting, una filosofia che ha rivoluzionato la nostra famiglia, dando a me e mio marito la possibilità di vivere la maternità e la paternità in modo sereno e rispettoso.

Ho fondato il progetto Mamma Superhero per condividere con te risorse, strategie e strumenti indispensabili per creare in casa tua un’atmosfera che promuove la crescita fisica, mentale ed emotiva del tuo bambino.
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