Usi premi e punizioni per educare i tuoi figli?
Quando non sappiamo più a quali mezzi ricorrere per farci ascoltare, premi e punizioni sembrano una buona idea per educare un bambino.
Frasi come “Se ti comporti bene, ti do questo” oppure “Se non fai come ti ho detto, ti levo quest’altro” sono diffuse in molte famiglie.
Ma non c’è da darsene una colpa! Perché si tratta di qualcosa di profondamente radicato nella cultura in cui viviamo.
Nell’episodio n. 218 del mio podcast facciamo luce su come premi e punizioni non ci aiutino nell’educazione dei nostri figli.
Premi play o continua a leggere per scoprire una strategie alternativa da usare!
Premi e punizioni: sono utili per educare?
La cultura in cui viviamo ci ha influenzato a credere che per farci ascoltare dai nostri figli dobbiamo ricorrere a premi e punizioni all’ordine del giorno.
E ti stupirai nel sentire che la verità è questa:
Premi e punizioni funzionano immediatamente!
Spaventa un bambino o fagli credere che gli succederà qualcosa di brutto, e otterrai obbedienza immediata!
Convincilo a ubbidirti, mettendogli davanti un premio che desidera da tempo, e ti sarà subito devoto.
Premi e punizioni sembrano essere l’asso nella manica di ogni genitore. Ma quanto sono efficaci per educare un bambino?

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini.
Ho scoperto come alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci!
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Ubbidienza o educazione?
Le minacce, le punizioni e i premi funzionano benissimo se desideriamo convincere e costringere un bambino a fare ciò che gli viene richiesto.
È innegabile, quindi, che tutte queste cose portino a risultati immediati. Ma quando parliamo di benefici a lungo termine, che cosa ci resta?
Dopo che minaccio o punisco mio figlio, l’indomani la situazione non sarà cambiata.

Il bambino che viene premiato o minacciato, infatti, non ha imparato la lezione. Non è motivato a raggiungere quello stesso risultato in maniera autonoma.
Piuttosto, in lui si è creato un precedente. E il genitore si troverà a dover continuare a premiare e punire il figlio.
Ubbidienza, quindi, non è sinonimo di educazione!
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Come educare senza premi e punizioni?
Premi e punizioni possono dare degli insegnamenti per la vita.
Ma non sono sicura che si tratti di insegnamenti che desideri impartire ai tuoi figli. Ecco qualche esempio…
- Un bambino premiato si sentirà amato e degno d’amore solo quando fa il bravo o quando raggiunge l’obiettivo che gli hai imposto.
- D’altro canto, un bambino che viene punito per il suo comportamento, si sentirà sempre più solo, spaesato e non degno del tuo amore nei momenti di vulnerabilità.
Se sei stanca di utilizzare premi e punizioni per educare i tuoi bambini, allora sei già sulla strada giusta!
Adesso ti serve solo un’alternativa!
Una strategia alternativa per educare
Se hai riconosciuto che il tuo modo di educare prevede spesso l’uso di premi e punizioni (e sei riuscita a identificarli), l’allenamento successivo è una nuova strategia!
Nell’educazione non tradizionale come il respectful parenting, la priorità è la connessione emotiva.

Dobbiamo tenere in considerazione che i bambini non sono in grado di esprimere i loro bisogni a parole. Non sono degli adulti!
Di conseguenza, un comportamento disubbidiente non è altro che il mezzo attraverso cui tuo figlio cerca di soddisfare i suoi bisogni (affetto, attenzioni, esplorazione, curiosità, o altro).
Si tratta, quindi, di un livello di immaturità legato all’articolazione di bisogni ed emozioni che noi genitori non possiamo fraintendere.
Durante esplosioni o momenti di crisi, non possiamo perdere di vista la connessione emotiva con nostro figlio.
Ecco, quindi, una semplice strategia che puoi iniziare ad utilizzare:
Sostituisci le frasi minacciose con la formula: “Prima facciamo questo… dopo faremo quest’altro”.
Questa semplice alternativa descrive una successione di eventi. Non ci sono minacce e non ci sono premi.
Se solitamente usavi frasi come “Se non riordini la stanza, non guarderai la televisione”, adesso puoi dire: “Prima riordiniamo la stanza e dopo guarderemo la televisione”.
Nei prossimi giorni, ti invito a fare una prova! Ma ricordati: i risultati non sono mai immediati. Non ti arrendere e non tornare sui tuoi passi: perché il risultato è vicino.