Mio figlio vuole solo la mamma!
Cosa fare quando i tuoi figli sono appiccicosi?
Capita che un bambino scelga di stare con un genitore piuttosto che con l’altro. Ma cosa fare quando il bambino vuole stare solo con la mamma? Lo accontenti? O ti spaventi che lo stai viziando, e lo rifiuti?
Ovunque ti giri, eccolo lì: vuole sempre e solo la mamma. E la mamma… sei tu!
È stancante, lo so. Ma non temere! Scopri le mie spiegazioni, più qualche consiglio incoraggiante nell’articolo di questa settimana. O clicca play per ascoltare questo e molto altro, direttamente nell’episodio n. 104 del mio podcast!
Perché vuole solo la mamma? E il papà?
Il genitore rifiutato non dovrebbe offendersi
Entrare nella testa di un bambino non è sempre facile. Soprattutto quando vorremmo capire (con la razionalità di un adulto) il perché di certi comportamenti e di certe scelte insensate.
Guarda me, per esempio! Ci sono giorni in cui sono la migliore amica di mia figlia. Ai suoi occhi esisto solo io, e non mi riesco a fare mollare nemmeno quando vado in bagno (ebbene sì!).
Altri giorni, invece, la sua preferenza ricade sul papà. E io posso finalmente usare la toilette senza problemi. Anche se, lo ammetto, non sempre è semplice accettarlo.
Perché, anche se siamo adulti, capita che ci sentiamo rifiutati e ci offendiamo. Ma ci credi se ti dico che non è questo l’intento di un bambino?

Ma perché il bambino vuole solo la mamma e rifiuta il papà?
Se stai cercando una motivazione per questi comportamenti, la risposta potrebbe sorprenderti!
I bambini vivono nel momento. Quindi la loro preferenza è sempre momentanea!
Se sono abituati a stare più con la mamma che con il papà, è normale che sia la mamma ad attirare di più le loro attenzioni. Quando mio figlio vuole solo la mamma, non significa che ami di meno il papà. È ancora immaturo per fare delle scelte premeditate.
Per questo motivo credo che non dobbiamo prendercela sul personale. Ma dovremmo semplicemente ascoltare e accettare le emozioni del bambino.
La domanda è: bisogna farlo sempre? Continua a leggere per scoprirlo!
Pss! Se ti interessa scoprire di più sul ruolo del padre nell’infanzia, leggi anche questo mio articolo.
Il bambino vuole solo la mamma. Ma cosa vuole la mamma?

Ci sono dei momenti in cui è possibile accontentare i desideri dei nostri figli. E non c’è niente di più soddisfacente di poterli rendere felici. Come quando, per esempio, leggi una storia la sera, perché vogliono che sia tu a farlo. Così lasci i piatti sporchi nel lavello, e rispondi al loro desiderio.
Ma ci sono anche altri momenti in cui è giusto ascoltare le nostre esigenze personali. Sia che si tratti di un appuntamento di lavoro, o un’occasione di svago.
Sì, perché quando hai degli impegni fuori casa, ma tuo figlio è avvinghiato alla tua gamba perché vuole essere imboccato dalle tue magiche dita fatate (e non da quelle di papà), entri in un enorme conflitto! E ti chiedi: “E ora cosa faccio?”.
Resto o vado via? Rispondo o lo ignoro?
“È una storia sai. Vera più che maaaaai!”
Nessuno più di noi mamme sa quanto sia doloroso dire di no ai nostri figli. Eppure è qualcosa che dobbiamo imparare a fare. Non solo per prenderci del tempo per noi, e ricordarci di essere donne oltre che madri.
Ma perché dire di no è anche e soprattutto un allenamento per il bambino. E questo, a volte, causa dei grandi conflitti in noi genitori.
Se la mamma ha un impegno fuori casa, e il bambino esplode in una crisi di pianto? Cosa si fa?
È molto difficile da accettare. Ma anche quella può essere un’occasione per insegnare al bambino come può gestire le emozioni che lo travolgono.
D’altronde, il pianto è terapeutico! E a volte è la pillola giusta per la loro crescita. Ma se non gli diamo mai l’occasione di utilizzarla, la loro crescita rischierà di essere frammentata in questa particolare area.

Bambini bisognosi in un mare tempestoso!
Attaccamento o nuove possibilità?
Quando il bambino vuole solo la mamma (o solo il papà), ci sono cose che dobbiamo assolutamente evitare di fare.
Come per esempio: urlare, ingannare o schernire il bambino per il suo comportamento. No, no e per sempre no!
Tutto questo, infatti, peggiorerebbe solo la situazione. Andremmo a colpire ancora di più le emozioni sensibili di nostro figlio. Perché in quel momento il suo bisogno è essere rassicurato e aiutato. E non preso in giro o rimproverato!
Se le emozioni sono come un mare in tempesta, il nostro compito è quello di insegnare ai nostri figli come navigare sulle onde.
Onde di paura, di tristezza, di rabbia. Sicuramente ogni bambino si vive un’emozione differente. E sicuramente sono le prime volte che nuota tra queste onde. A noi, l’onorevole compito di insegnare loro come sopravvivere!
Ecco, quindi, il mio ultimo consiglio per te. Quando tuo figlio piange perché vuole stare solo con la mamma, prima di tutto: rispetta le sue diverse emozioni!
Successivamente, puoi ricordargli che tu per lui ci sarai sempre! Perché anche se esistono dei momenti in cui devi allontanarti, lui non resterà mai da solo.
La squadra di cui ogni mamma ha bisogno!
Tuo figlio non è sbagliato perché vuole sempre la mamma. E non deve essere umiliato o rimproverato perché non vuole il papà.
Siamo noi adulti a dover gestire questo aspetto in maniera intelligente e utile per lo sviluppo del bambino. Se il genitore rifiutato si innervosisce o cede, il bambino non avrà mai gli strumenti per gestire quelle emozioni difficili.
Quello che la coppia può fare in queste situazioni è essere una squadra! Ogni individuo ha il suo compito e insieme si può raggiungere l’obiettivo.
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