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Quante etichette diamo ai nostri figli? Un’etichetta è una classificazione che attribuiamo al bambino e ripetiamo più e più volte, in sua presenza e in sua assenza. Le etichette giudicano il bambino per quello che fa e non per chi lui è, e hanno effetti significativi sul suo sviluppo.
Quando chiamiamo un bambino stupido, pasticcione, perfezionista, permaloso, quell’etichetta mette radici nel bambino: è come se stessi prendendo uno scalpello e stessi intagliando quell’identità su mio figlio. Il bambino, più sente quelle parole, più personifica il comportamento e si sente quasi in dovere di conformarsi alle nostre parole.
La parola crea. Quello che diciamo a parole si insinua nel bene e nel male nella mente nostra e dei bambini. Quindi dobbiamo fare molta attenzione! Lo stesso vale per le etichette positive. Se una bambina si sente ripetere di essere una studentessa modello, quando scoprirà di non sapere o saper fare una cosa, entrerà in crisi, cercherà di non deludere le aspettative oppure eviterà di tentare per non risultare incapace.
I nostri figli meritano di meglio. Meritano che noi impariamo a conoscerli senza identificarli con il loro comportamento, lasciandoli liberi di essere chi vogliono essere.
I nostri commenti, che siano elogi o critiche, formano la personalità, le credenze e le capacità dei bambini. Se siete cresciuti con adulti che vi hanno fatto credere di non essere buoni a nulla, è molto probabile che vi portiate dietro questo bagaglio anche da adulti. Allora dobbiamo imparare a fermare la lingua prima di pronunciare un giudizio e imparare a elogiare in modo costruttivo, come si fa
Che tipo di apprezzamento, elogio, commento può avere effetti positivi sui bambini? Quello che fa riferimento non all’abilità o alla dote del bambino, ma allo sforzo e all’impegno mostrato. Carol Dweck spiega chiaramente questo concetto nel libro intitolato “Mindset, la psicologia del successo”.
Quindi da ora in poi, riflettiamo bene prima di lanciare una etichetta non solo su un bambino ma anche su un adulto. Perché le etichette diventano pensieri limitanti che imprigionano la persona e le impediscono di raggiungere tutto il suo potenziale.