Com’è possibile che ti sei pentita di essere madre?
Se ti sei pentita di essere diventata madre, ti voglio svelare un segreto: non sei la sola!
Sembra essere un argomento taboo, e molte donne hanno paura ad ammetterlo a loro stesse (e figuriamoci agli altri).
Ma la verità è che questo pensiero attraversa le nostre menti e non possiamo sentirci giudicate quando sentiamo il bisogno di condividerlo.
Nell’episodio n. 191 del mio podcast, ti parlo a cuore aperto: anche io mi sono sentita così! Cosa fare allora? Premi play o continua a leggere questo articolo riassuntivo.
Perché ti sei pentita di essere madre?
Non è un sentimento facile da ammettere. E probabilmente nella nostra società non ne parliamo abbastanza.
Le parole “amo mio figlio, ma non so se ne è valsa la pena” non usciranno mai dalla bocca di una madre. Sarebbe una vergogna e uno scandalo!
Eppure, molte donne non si sentono sempre al settimo cielo dopo avere partorito. Perché?
Come mai ci pentiamo della maternità, dopo averla sognata per tanto tempo?

Ciao, mi chiamo Silvia!
Italiana trapiantata in America
e mamma di 3 bambini.
Ho scoperto come alleviare la fatica di crescere i figli
con strategie pratiche ed efficaci!
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Gli stereotipi della maternità
Da fuori è facile dire “Hai voluto la bicicletta? Ora pedala!”, senza considerare la fatica che bisogna affrontare.
La fatica c’è, okay. Ma chi è che ha stabilito il recinto entro cui la bicicletta della maternità deve muoversi?
Mi spiego meglio…
Si pensa che la maternità abbia un unico percorso prestabilito.
E se non lo percorri come fanno tutte le altre, hai già perso!
Nei confronti della maternità, esistono degli stereotipi ben radicati (soprattutto nella nostra cultura).
Ci sono cose che una madre deve imparare a fare. Situazioni che una madre deve assolutamente sapere gestire da sola.
Ma chi l’ha detto? Perché ci siamo rinchiuse dentro gli stereotipi di una maternità così limitante?
Ti faccio alcuni esempi…
Per conoscere i tuoi diritti in quanto madre, leggi anche questo articolo
So che mi sono pentita di essere questa madre
Quando diventiamo mamme, è come se stessimo entrando in un luogo a noi sconosciuto. E sembra che, chi l’ha percorso prima di noi, ci possa indicare la via.
Così ci affidiamo a ciò che abbiamo visto, ascoltato e imparato dagli altri. E finiamo per credere che per fare la mamma ci sia solamente una strada da percorrere.
La strada dell’autoisolamento, dell’eccessivo altruismo fino all’annullamento personale, del sacrificio e del silenzio emotivo.
Forse essere madre significa smettere di essere una persona con passioni, emozioni e obiettivi personali?
In tutta onestà: io mi sono pentita di essere questo tipo di madre!
Per questo motivo, a un certo punto della mia esperienza, ho deciso di affrontare la realtà e cercare un’altra strada.
E mi sono chiesta: posso fare la mamma alle mie condizioni?

Nuove condizioni per nuove mamme
C’è qualcosa nella vita di una neo-mamma che tende a farla sentire frustrata e soffocata dal nuovo ruolo che deve ricoprire.
Magari è la mancanza di libertà nell’allattare al seno. Oppure la scelta di mandare o meno il figlio al nido. Tornare a lavoro? O fare la mamma a tempo pieno?
Se qualcuno ti giudica per avere scelto di far guardare la TV a tuo figlio piccolo, stai sicura che sarà anche chi ti giudica se decidi di eliminare tutti i dispositivi elettronici.
Tutte queste condizioni limitanti, ci portano a vivere una vita diversa da quella che ci siamo immaginate.
Ma la verità è questa: ogni mamma dovrebbe stabilire un proprio percorso personale!

Forse non sei abituata a scrollarti di dosso il senso di colpa o i giudizi delle persone che reputi importanti per te.
Siamo tutti degli esseri umani, e non sempre è facile prendere delle decisioni senza essere influenzati dal mondo esterno.
Per questo motivo, infatti, desidero venirti in aiuto. Ho preparato per te una breve lista su cosa puoi fare, ogni volta che ti senti divorare da un senso di ripensamento.
Cosa fare se ti penti di essere diventata madre
Quando arriva questa sensazione e pensi “Mi pento di essere diventata una madre”, fermati un attimo!
Invece di sentirti in colpa e iniziare ad affondare in un labirinto di emozioni e pensieri negativi, poniti queste domande…

- Per caso ho accettato questo ruolo con condizioni che non sento del tutto mie?
Può essere che non sei pentita della maternità. Piuttosto sei insoddisfatta delle condizioni che hai subconsciamente accettato. (Esempio: sono stata convinta che dovevo allattare al seno per 2 anni, quando invece volevo smettere prima?) - Ho gli strumenti giusti per affrontare la sfida di crescere un figlio?
L’istinto materno non esiste e bisogna che ogni genitore cerchi gli strumenti che più si allineano con il suo approccio educativo. Avere delle linee guida durante la maternità possono davvero fare la differenza! - Mi sto paragonando a mamme virtuali? Ho aspettative irrealistiche su come dovrebbe essere una madre?
Il paragone sui social è facile ed è anche deleterio. Questo perché paragoniamo la nostra realtà con i 2 minuti di felicità che vediamo su un profilo virtuale. Il paragone con standard impossibili e autoimposti fa altrettanto male.
Alla base di qualsiasi risposta c’è una certezza: siamo madri, ma siamo prima di tutto degli esseri umani.
E in quanto tali, anche noi abbiamo bisogni, paure, sogni, che non andrebbero mai messi da parte.
Quindi lascia che ti dica un’ultima cosa: tuo figlio è fortunato ad avere una madre che non si accontenta delle condizioni imposte dagli altri, ma che è pronta a mettersi in discussione per migliorarsi.
Avanti così!